
Sanità Marche, la Corte dei Conti mette in luce le criticità della Giunta Acquaroli. Ruggeri (M5S): "I dati parlano chiaro"
Sanità Marche, la Corte dei Conti mette in luce le criticità della Giunta Acquaroli: "Liste d'attesa fuori controllo, mobilità passiva in aumento e gestione PNRR in ritardo e senza coordinamento". Ruggeri (M5S): "I dati parlano chiaro: il Centrodestra bocciato sui 'fondamentali' della salute dei marchigiani e sull'uso dei fondi europei. Basta spot, serve un piano serio e urgente".
La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, non usa mezzi termini nel commentare le criticità sollevate dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti delle Marche in relazione al rendiconto 2024 della Regione Marche, con particolare riferimento alla spesa sanitaria regionale. Nonostante il bilancio del Servizio Sanitario Regionale (SSR) assorba il 78% della spesa complessiva della Regione, la relazione evidenzia una serie di problemi gestionali che minano l'efficacia del servizio offerto ai cittadini e mettono a rischio l'attuazione del PNRR."La relazione annuale della Corte dei Conti al Rendiconto Generale della nostra regione evidenzia nuovamente tutte le mancanze della Giunta di centrodestra guidata da Acquaroli," dichiara Marta Ruggeri. "Mentre si spendono miliardi â ben 3,74 miliardi di euro nel 2024 â per la sanità , i cittadini continuano a subire una gestione fallimentare sui 'fondamentali': liste d'attesa fuori controllo, un disavanzo in aumento per la mobilità passiva e una cronica incapacità di assumere personale sanitario, con l'aggravante del costante, eccessivo e oneroso ricorso ai cosiddetti 'gettonisti', una pratica ridottasi sensibilmente solo nella provincia di Ascoli Piceno".La relazione della Corte, infatti, sottolinea che per quanto riguarda le liste dâattesa le richieste di prestazioni ambulatoriali inevase sono schizzate da 92.267 a ben 118.107 nel 2024, con un rispetto dei tempi che si è attestato ben al di sotto del target del 90%, essendo stato per le prestazioni di priorità B (Breve), D (Differibile) e P (Programmata) tra l'80% e l'84%.Nella relazione vengono poi messe in luce le notevoli difficoltà riscontrate dagli enti del Servizio Sanitario Regionale a soddisfare il proprio fabbisogno di personale sanitario mediante il ricorso ai tradizionali contratti di pubblico impiego, soprattutto nei dipartimenti di emergenza ed urgenza. âLa Sezione di Controlloâ, continua la Consigliera Ruggeri, âsolleva anche seri dubbi sulla capacità della Giunta di rispettare le tempistiche e la coerenza progettuale dei fondamentali investimenti PNRR. Per quanto riguarda le Case delle Comunità su 29 interventi PNRR previsti, l'avanzamento medio dei lavori si attesta a un irrisorio 1%, segnalando una "progressione alquanto contenuta e una lenta realizzazione", tanto che al 31 dicembre 2024, non risultava attivata alcuna Casa della Comunità . Viene inoltre evidenziato il rischio di non raggiungere il target europeo per la conclusione dei lavori delle nuove palazzine emergenze degli ospedali di Senigallia e Fano, per le quali i cantieri sono stati consegnati solo a dicembre 2024 e febbraio 2025. Un destino simile riguarda il Nuovo Ospedale Materno Infantile "G. Salesi" e il Nuovo INRCA, i cui termini di conclusione sono già slittati a fine 2027. Inoltre, per gli Ospedali di Comunità la Corte segnala una riduzione significativa (anche oltre il 50%) dei posti letto previsti inizialmente in diverse strutture, operata per contenere i costi, ma che "possono costituire un limite alla completa riuscita del progetto".La Corte dei Conti lancia poi l'allarme sulla carenza di personale, che rischia di vanificare gli sforzi del PNRR, rilevando la scarsa attrattività della Medicina Generale, in cui, nonostante l'aumento delle borse di studio, solo il 20% di quelle messe a bando negli ultimi due anni sono state assegnate, un problema che "rischia di compromettere lâoperatività delle strutture territoriali realizzate nellâambito dei progetti PNRR, in particolare delle Case della Comunità ".In questo quadro, quindi, si inserisce il rischio Post-PNRR per l'Assistenza Domiciliare: la Giunta infatti non fornisce adeguate garanzie finanziarie per il mantenimento dei livelli di assistenza domiciliare post-2026, ammettendo che "i target annuali potrebbero subire delle rivalutazioni in decremento soprattutto legate sia al tetto del personale e sia alla difficoltà sempre crescente di reclutamento di personale infermieristico". Un passo indietro che vanificherebbe gli investimenti europei.Infine, per quanto riguarda la mobilità sanitaria passiva il saldo negativo è peggiorato, passando da -39,84 milioni di euro nel 2023 a -48,69 milioni di euro nel 2024. "48 milioni di euro se ne vanno fuori Regione perché i marchigiani non trovano le cure adeguate in tempi accettabili," ribadisce Ruggeri."La Giunta Acquaroli è costantemente richiamata all'ordine nel principale settore di competenza della regione, la sanità , sia sulla gestione ordinaria che sull'uso dei fondi PNRR," conclude Marta Ruggeri. âSiamo in ritardo sull'edilizia sanitaria, non riusciamo ad attivare le Case della Comunità , ci manca il personale, e i marchigiani sono costretti a curarsi altrove. Tutto questo mentre si è costretti a rimediare con i costosi 'gettonisti'. à ora di dire basta agli annunci autocelebrativi. Chiederemo conto in Aula di questi rilievi che minano la credibilità e l'efficacia dell'azione di governo regionale sul 'bene salute' dei cittadini e sulla capacità di spendere bene le risorse europee.âPuoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Marta Ruggeri Consigliere regionale M5S
