
Urbino: Violenza sessuale su una quattordicenne, don Roberto rinviato a giudizio
"Violenza sessuale continuata ed aggravata dalla minore età della vittima e dallâabuso
di relazioni domestiche, di coabitazione e di ospitalità ", con questa accusa, alla conclusione delle indagini preliminari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio a carico di don Roberto Pellizzari, sacerdote di Sant'Angelo in Vado, ma operante presso una diocesi svizzera.
Il provvedimento arriva al termine delle indagini delegate e dirette dalla stessa Procura, avviate a seguito di una segnalazione pervenuta al responsabile dello sportello di ascolto diocesano per le segnalazioni di abusi sessuali su minori presso lâUfficio per la tutela dei minori dellâArcidiocesi di Urbino-Urbania-SantâAngelo in Vado. La notizia era stata a sua volta trasmessa alla competente Autorità Giudiziaria della Città Ducale al termine di un'investigatio praevia della Curia che ha anche portato alla sospensione del parroco. I fatti risalgono al 2020 ed hanno visto coinvolta, come vittima, unâadolescente di 14 anni, figlia di una donna che accudiva lâanziana madre del parroco. A segnalare gli abusi era stata la mamma di una compagna di classe della vittima, sua coetanea, dopo esserne venuta a conoscenza tramite la figlia che aveva raccolto le confidenze della ragazza. Il delitto contestato sarebbe avvenuto allâinterno dellâabitazione del sacerdote, dove nel frattempo erano ospitate la badante e sua figlia minorenne. Abitazione che ad aprile dello scorso anno era stata posta sotto sequestro. La vicenda ha visto lâinteressamento dei Servizi Sociali competenti e lâarticolata e delicata attività di indagine ha consentito di raccogliere un compendio probatorio solido nei confronti dellâimputato tanto da ritenere che egli, durante lo svolgimento del suo dicastero nella parrocchia, avrebbe posto in essere condotte abusanti nei confronti della minorenne. Lo stesso parroco teneva un atteggiamento morboso sorretto anche da numerosi regali verso la giovane vittima, che confidava alla sua migliore amica delle molestie sessuali subìte ad opera del sacerdote e dello stato di paura e di ansia che si era ingenerato.In foto: Don Roberto Pellizzari (foto da IlDucato) e l'abitazione dove sarebbero avvenuti gli abusi.Puoi commentare l'articolo su Vivere Urbino
Antonio Mancino
