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Jesi: Ragazzo segnala intento suicida su Discord: la Polizia lo identifica e lo salva

La Polizia di Stato del Commissariato di Polizia di sicurezza di Jesi è intervenuta in una delicata vicenda che ha coinvolto due ragazzi, dimostrando ancora una volta l’importanza della collaborazione tra cittadini, famiglie e Forze dell’Ordine nella tutela dei più giovani, anche nel mondo digitale.

Nei giorni scorsi, un giovane ragazzo, accompagnato dal padre, si è presentato presso gli Uffici del Commissariato di Jesi per segnalare un grave episodio riscontrato su un noto social network, “Discord”.Il giovane aveva partecipato a una chat di gruppo nella quale un altro utente, suo coetaneo, nascosto dietro diversi pseudonimi, manifestava intenti suicidi e un profondo stato di disagio legato a difficoltà familiari e scolastiche, oltre che a episodi di bullismo.Riconosciuta l’urgenza della situazione, gli operatori della Polizia di Stato si sono immediatamente attivati, avviando un’articolata attività di accertamento.Sono stati presi contatti con la Divisione Anticrimine della Questura di Torino e, parallelamente, con gli uffici competenti per ottenere i dati utili all’identificazione del ragazzo.Attraverso un’attenta analisi dei log di accesso e la collaborazione con la piattaforma social, è stato possibile risalire in poche ore all’identità del giovane, residente in provincia di Torino.Gli operatori della Polizia di Stato, unitamente ai militari del Comando Stazione Carabinieri competente per territorio, si sono recati immediatamente presso l’abitazione del ragazzo, dove hanno potuto verificare la fondatezza della segnalazione e assicurarsi delle sue condizioni.Grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, il ragazzo è stato messo in sicurezza e i genitori, ignari delle difficoltà vissute dal figlio, sono stati informati e assistiti.L’episodio si è concluso positivamente, evitando possibili conseguenze tragiche.Il caso evidenzia l’importanza di non ignorare mai segnali di disagio provenienti dal mondo online e di rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine in presenza di situazioni potenzialmente pericolose.La Polizia di Stato rinnova il proprio impegno quotidiano nella tutela delle fasce più giovani della popolazione e nella prevenzione dei rischi connessi all’uso dei social network, invitando i genitori e gli educatori a mantenere sempre alta l’attenzione su ciò che avviene nella vita digitale dei più giovani. Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


Sara Santini