
Oltre i numeri: il Consiglio regionale affronta la violenza sulle donne nel 2024
I numeri del Rapporto sulla violenza di genere nella regione Marche 2024 sono il punto di partenza della seduta aperta del Consiglio regionale dedicata al 25 novembre, Giornata internazionale per lâeliminazione della violenza sulle donne.
âNon una semplice commemorazione, ma unâassunzione di responsabilità collettivaâ - tiene a precisare il Presidente dellâAssemblea legislativa Gianluca Pasqui. Perché la violenza contro le donne ânon è un destino, né un fatto isolato â aggiunge - è un fenomeno strutturale, che può essere superato solo con lâimpegno comune, con politiche efficaci, con una rete che funzioni, con una cultura che cambiâ. Una violenza sempre più âmultiformeâ, come spiega la Presidente della Commissione pari opportunità della Regione Marche, Maria Lina Vitturini, dopo aver ricordato i 100 progetti allâanno sostenuti dalla Cpo dal 2020 ad oggi. âLa punta dellâiceberg è il femminicidio â puntualizza â ma vanno anche considerate la violenza fisica, sessuale, psicologica, la violenza economica e tutte le nuove forme di violenza che scorrono sui socialâ.Nelle 129 pagine del report, il 14° dallâentrata in vigore della legge del 2008 sugli interventi contro la violenza, il dato più estremo è appunto quello dei femminicidi. Due quelli commessi nel 2024, le vittime sono Ana Cristina Correia Duarte di Colli al Metauro, nel Pesarese, ed Emanuela Massicci di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno.Il numero degli accessi ai Cav è aumentato (+12,4%), confermando il trend in crescita dal 2012 ad oggi (da 307 a 841), sintomo di un fenomeno radicato e in parallelo anche di una maggiore consapevolezza. Il 72% delle utenti sono donne italiane, principalmente di età tra i 30 e i 59 anni. Nel 37,1 % dei casi il maltrattante è il coniuge e nel 53,6% i figli hanno assistito alla violenza, protratta da oltre 5 anni in metà delle richieste di aiuto.Nicola Baiocchi, relatore di maggioranza del Rapporto, ha comunicato il rafforzamento della rete territoriale, âcon lâapertura di una nuova casa di emergenza e 4 sportelli di ascolto nel 2025, 12 nuovi sportelli e 6 case rifugio nel 2026â. Per la relatrice di opposizione, Micaela Vitri, âlâeducazione è la soluzione, ma servono più fondi e investimenti strutturaliâ.Nel corso della seduta sono stati ascoltati gli interventi delle Forze dellâordine, rappresentate da Elisa Gentili, Sostituto commissario della Polizia di Stato nella Squadra Mobile della Questura di Ancona, e dei Centri Antiviolenza, con Elisa Giusti, referente del Cav Macerata. Dopo le riflessioni di Antonella Ciccarelli, commissaria della Cpo Marche, sui percorsi di recupero per gli uomini maltrattanti, la voce di due amministratori locali di territori dove sono avvenuti femminicidi, Fabio Polini, sindaco di Castignano, e Benedetta Lancioni, assessore alle politiche sociali di Tolentino, comune dove è stata uccisa dal marito lo scorso giugno Gentiana Kopili. La serie di relazioni è terminata con la testimonianza di una vittima di violenza psicologica ed economica, curata dallâAssociazione di Senigallia âDalla parte delle donneâ: âNon possiamo mai dire âa me non succederà â â ha ammonito la testimone - la violenza non inizia mai con uno schiaffo, ma con vessazioni, minacce, controllo. Eâ difficile capire di essere caduti in un vortice, ma sono qui per testimoniare una storia di rinascitaâ. Hanno concluso la seduta, alla quale hanno assistito gli studenti del liceo classico âRinaldiniâ e del liceo artistico âMannucciâ di Ancona, gli interventi dellâassessore regionale alle Pari opportunità Francesca Pantaloni e del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Assemblea legislativa delle Marche
