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La Top 5 degli allenatori che hanno vinto più volte la Champions League

Quando si parla di Champions League (e della “vecchia” Coppa dei Campioni), quasi sempre si pensa ai fuoriclasse in campo. Ma dietro ogni impresa europea c’è un allenatore che prepara il piano partita, gestisce l’ansia e tiene il gruppo unito nei momenti più duri. Ecco quindi la Top 5 degli allenatori che hanno alzato più volte la coppa in carriera.

Sir Alex Ferguson – Il dominatore d’Inghilterra che ha sfidato l’EuropaTitoli Champions/Coppa dei Campioni: 2 (1999, 2008 – Manchester United)In termini puramente numerici, Ferguson “parte dietro” rispetto a chi ha vinto tre volte. Ma se allarghiamo lo sguardo, è impossibile lasciarlo fuori da una Top 5 del genere.Con il Manchester United ha conquistato due Champions League: la prima nel 1999, al termine del leggendario treble (Premier League, FA Cup e Champions), e la seconda nel 2008 a Mosca contro il Chelsea, ai rigori.Quel che rende speciale Ferguson non è solo il numero di coppe, ma la longevità al vertice: oltre un quarto di secolo sulla stessa panchina, 13 campionati inglesi, decine di finali internazionali. Ha attraversato più ere del calcio europeo, reinventando la sua squadra più volte – dalle notti di Cantona e Giggs alla generazione di Cristiano Ronaldo, Rooney e Tevez – restando competitivo in Champions per oltre un decennio.In un ranking che premia i plurivincitori, Ferguson è il punto di connessione tra i “vecchi” specialisti della Coppa dei Campioni e i super allenatori dell’era moderna globalizzata. Pep Guardiola – Il filosofo del calcio di posizioneTitoli Champions/Coppa dei Campioni: 3 (2009, 2011 – Barcellona; 2023 – Manchester City)Pep Guardiola è il tecnico che più di tutti ha influenzato il modo di pensare il calcio nel XXI secolo. Con il Barcellona ha costruito una delle squadre più dominanti di sempre, vincendo la Champions nel 2009 e nel 2011 con un gioco di possesso esasperato, pressing offensivo e una struttura posizionale studiata nei minimi dettagli.Dopo i tre titoli di fila in Bundesliga con il Bayern, la sua ossessione è diventata l’Europa con il Manchester City. Il cerchio si è chiuso nel 2023, quando ha centrato il treble (Premier League, FA Cup, Champions League) riportando la coppa a una squadra di Manchester… ma questa volta sponda blu.Al di là delle vittorie, Guardiola ha rivoluzionato i principi tattici:difesa alta e costruzione dal basso anche sotto pressione estrema;centrocampisti “ibridi” che cambiano posizione tra le linee;esterni che stringono dentro al campo e terzini che diventano registi aggiunti.I suoi tre titoli europei arrivano con due club diversi e in contesti tattici evoluti nel tempo: è uno dei pochi allenatori capaci di innovare restando vincente, stagione dopo stagione. Zinédine Zidane – Il re delle notti di ChampionsTitoli Champions/Coppa dei Campioni: 3 (2016, 2017, 2018 – Real Madrid)Zidane è l’eccezione che smentisce la regola secondo cui un grande giocatore non diventa quasi mai un grande allenatore. Chiamato sulla panchina del Real Madrid nel 2016, in tre stagioni ha scritto una pagina irripetibile: tre Champions League consecutive, impresa mai riuscita a nessuno nell’era moderna.Dal rigore di Cristiano Ronaldo a Milano nel 2016 fino al capolavoro di Cardiff 2017 contro la Juventus – che lo stesso Zidane ha definito la “partita perfetta” – il Real di Zizou ha costruito una dimensione quasi mistica nelle notti europee.Tatticamente il suo Madrid non è stato rivoluzionario come il Barça di Guardiola, ma Zidane ha mostrato una gestione del gruppo straordinaria:ha saputo alternare veterani e seconde linee senza spezzare gli equilibri;ha convinto campioni dalla personalità enorme (Ronaldo, Ramos, Modrić, Kroos) a mettersi al servizio del collettivo;ha trasformato la Champions nella “competizione naturale” del Real, facendo sembrare normale l’impossibile.Nel bilancio finale conta anche l’abilità nel gestire le pressioni di un club che non ammette transizioni: una qualità meno visibile di un modulo, ma fondamentale per costruire una dinastia europea. Bob Paisley – Il genio silenzioso che fece grande il LiverpoolTitoli Champions/Coppa dei Campioni: 3 (1977, 1978, 1981 – Liverpool)Prima dei grandi nomi di oggi, c’è stato Bob Paisley. Uomo schivo, quasi restio a mettersi al centro dell’attenzione, ha guidato il Liverpool nella seconda metà degli anni ’70 e nei primi ’80, trasformandolo in una macchina perfetta.Con lui i Reds hanno vinto tre Coppe dei Campioni (1977, 1978, 1981), diventando il simbolo del dominio inglese in Europa in quell’epoca.Paisley ha raccolto l’eredità di Bill Shankly senza rivoluzionarla, ma perfezionandola:ha consolidato una cultura di club in cui contava più il modello del singolo fuoriclasse;ha lavorato sui dettagli – preparazione atletica, lettura degli avversari, gestione degli infortuni – molto prima che diventasse standard;ha portato a Liverpool giocatori destinati a diventare bandiere come Kenny Dalglish, Graeme Souness, Alan Hansen.In nove stagioni ha vinto 20 trofei complessivi, mantenendo il Liverpool stabilmente al vertice. È stato il primo a portare a casa tre Coppe dei Campioni da allenatore: un primato che lo colloca di diritto tra i padri nobili della competizione. Carlo Ancelotti – Il re della Champions LeagueTitoli Champions/Coppa dei Campioni: 5 (2003, 2007 – Milan; 2014, 2022, 2024 – Real Madrid)In cima alla piramide c’è Carlo Ancelotti, semplicemente l’allenatore più vincente di sempre nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League. Ha sollevato il trofeo cinque volte, con due club diversi: Milan (2003 e 2007) e Real Madrid (2014, 2022, 2024).La sua epopea europea attraversa tre decenni e due grandi cicli:il Milan di inizio anni 2000, con il rombo di trequartisti (Seedorf, Kaká, Rui Costa) e una qualità tecnica spaventosa;il Real Madrid dei “due decimi” di gloria: la Décima nel 2014, il nuovo ciclo aperto dal trionfo del 2022 e consolidato dal successo di Wembley nel 2024. Ancelotti è un caso unico perché riesce a vincere adattandosi al materiale umano che ha a disposizione:ha gestito squadre dominate dal possesso palla, ma anche gruppi letali in transizione;ha lavorato con “senatori” e giovanissimi, dalle icone del Milan (Maldini, Pirlo, Shevchenko) alla nuova generazione madridista (Vinícius, Bellingham, Rodrygo);ha un rapporto quasi familiare con lo spogliatoio, che gli permette di tenere insieme ego enormi senza bisogno di scontri frontali.Inoltre è l’unico allenatore ad aver vinto il campionato in tutti i cinque principali campionati europei (Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna), a conferma di una versatilità e di una capacità di adattamento fuori dal comune.I suoi cinque trionfi in Champions, distribuiti su oltre vent’anni, raccontano di una costanza ai massimi livelli che nessun altro ha mai avuto.La Champions League nell’ambito delle scommesse sportiveAncora oggi (anzi: soprattutto in questo momento storico) la Champions League è sinonimo di eccellenza e risulta la competizione più seguita non solo dagli appassionati di sport ma anche da chi vuole tenere d’occhio le quote tramite gli utili strumenti dei comparatori, i quali possono dare un orientamento all’interno del panorama del web.In tal senso, scopri di più sulle quote delle potenziali vincitrici ma anche sui bonus e le offerte presenti, sulle statistiche di giornata e non solo per ottenere un quadro completo su questa edizione della coppa dalle grandi orecchie.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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