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Calcio: Vigor Senigallia, la Curva si ribella, "Niente trasferta ad Ascoli contro i prezzi troppo alti"

La Curva della Vigor Senigallia dice basta ai prezzi considerati “fuori portata” e annuncia una protesta decisa: domenica i tifosi non seguiranno la squadra nella trasferta di Ascoli. La scelta, comunicata attraverso una nota ufficiale diffusa sui social, nasce dal costo del tagliando — 17 euro — ritenuto “spropositato” e simbolo di un sistema che “continua a lucrare sulla passione della gente”.

“Una passione che appartiene ai tifosi e che non può essere trasformata in un semplice business”, si legge nel comunicato del gruppo RDN 1982, che invita l’intera tifoseria a unirsi alla protesta. Non solo assenza dagli spalti: la Curva chiede coerenza e chiede ai sostenitori di non esporre striscioni o materiali riconducibili al gruppo, affinché la loro mancanza sia “netta, visibile e condivisa”.Il messaggio lanciato va oltre la singola partita. I tifosi annunciano che da oggi in poi non entreranno più in nessuno stadio che sceglierà di applicare prezzi ritenuti eccessivi. «Non intendiamo alimentare un sistema che continua a mettere i tifosi all’ultimo posto», affermano con toni duri. La protesta non vuole essere la battaglia di una minoranza, ma un invito rivolto a tutti gli appassionati di calcio, “di qualunque colore”, affinché si difenda l’accessibilità degli stadi. Per la Curva, tutelare il diritto di andare allo stadio significa difendere il calcio autentico, quello che “appartiene alla sua gente”.Una presa di posizione forte, che riaccende il dibattito sui costi sempre più alti delle partite e sul rapporto tra club, tifosi e istituzioni sportive.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli