
PNRR e sanità territoriale, CISL: âCompletare le strutture e garantire personale"
La CISL Marche richiama con forza lâattenzione sulla realizzazione delle infrastrutture socio-sanitarie previste dal PNRR e sulla necessità di renderle realmente operative. Il sindacato chiede che Case della Comunità , Ospedali di Comunità e nuovi servizi territoriali vengano completati nei tempi previsti e messi in condizione di funzionare pienamente.
«Perdere questa occasione sarebbe imperdonabile â dichiara il Segretario generale CISL Marche, Marco Ferracuti â ma la vera sfida è garantire risorse umane adeguate. Senza un piano serio di assunzioni rischiamo edifici nuovi ma privi di servizi: servono medici, infermieri, operatori socio-sanitari e professionisti dedicati alla presa in carico delle cronicità e al supporto riabilitativo, fondamentali anche per alleviare la pressione sui Pronto Soccorso ormai prossimi al collasso». Da qui la richiesta allâassessore Calcinaro di «dare continuità a un confronto costruttivo per trovare soluzioni che portino a un nuovo equilibrio tra rete ospedaliera e territorio».Sulla stessa linea il Segretario generale aggiunto della CISL FP Marche, Alessandro Contadini, che avverte: «Non si possono inaugurare strutture senza avere il personale necessario. I servizi rischiano di essere indeboliti e la presa in carico delle fragilità non può ulteriormente attendere». Per il settore pubblico del sindacato la priorità è un piano straordinario di rafforzamento degli organici per assicurare qualità e continuità delle cure.Sul fronte dei bisogni della popolazione anziana più fragile, arriva lâappello di Silvano Giangiacomi, Segretario generale della FNP CISL Marche: «Un numero crescente di cittadini con patologie croniche e bisogni complessi ha diritto a risposte adeguate. Case e Ospedali di Comunità , se messi davvero in funzione, possono rappresentare un miglioramento concreto della qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie».La CISL Marche ribadisce la piena disponibilità al confronto con la Regione e con gli enti locali, convinta che una programmazione condivisa sia lâunica via per trasformare il PNRR in unâopportunità concreta per le comunità marchigiane. «Completare tutte le strutture finanziate dal PNRR è imprescindibile. La vera sfida sarà garantire risorse per medici, infermieri, operatori socio-sanitari e professionisti che possano dare risposte reali ai problemi di cronicità e riabilitazione. Ospedali e Case della Comunità , se realmente messi in funzione, possono offrire cure appropriate e alleggerire la pressione su un sistema sanitario marchigiano messo a dura prova, a partire dai Pronto Soccorso oggi a rischio implosione. â concludono Ferracuti, Contadini e Giangiacomi â A regime, attraverso le COT, le centrali operative territoriali, saranno indirizzati verso gli ospedali di comunità i codici bianchi e verdi che oggi afferiscono ai Pronto Soccorso, pari al 70% degli accessi complessivi, un flusso spesso inappropriato se si considera che tali servizi dovrebbero essere dedicati esclusivamente alle reali urgenze del sistema.»Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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