navigazione: Home > Cronaca > Femminicidio a Monte Roberto: ritrovato ferito Nazif Muslija, ricercato per l’omicidio della moglie

Femminicidio a Monte Roberto: ritrovato ferito Nazif Muslija, ricercato per l’omicidio della moglie

È stato rintracciato Nazif Muslija, ricercato dopo il femminicidio della moglie Sadjide Muslija: è stato trovato gravemente ferito, ma vivo in una zona impervia del territorio di Matelica (in provincia di Macerata). La sua auto — una Smart bianca — è stata rinvenuta abbandonata nei pressi del luogo di ritrovamento.

Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l'uomo abbia cercato di togliersi la vita impiccandosi a un albero nella zona della riserva del San Vicino. Ad accorgersi di lui un passante che ha subito chiamato i soccorsi. Ora Nazif è stato trasportato in ospedale a Camerino, dove è piantonato dai carabinieri che sono intervenuti subito sul luogo del ritrovamento.Sadjide Muslija, la moglie di 49 anni, era stata trovata senza vita nella tarda mattinata del 3 dicembre nell’abitazione di famiglia a Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto. Sadjide era riversa sul letto con evidenti segni di percosse: secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata picchiata a morte. Non si trattava di un fatto isolato: negli ultimi anni, Sadjide era stata più volte vittima di violenza e maltrattamenti da parte del marito, che nel passato era già stato arrestato per aggressione. Nel luglio scorso, dopo un patteggiamento per una condanna a un anno e dieci mesi, l’uomo avrebbe dovuto partecipare a un percorso per uomini maltrattanti, pena la sospensione condizionale. Secondo il suo avvocato, l’associazione indicata non aveva disponibilità e il percorso non è mai stato avviato. Dopo un periodo di separazione, la donna aveva deciso di ritirare la causa e tornare a convivere con lui. Subito dopo la scoperta del corpo, i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale dei Carabinieri di Ancona hanno effettuato rilievi nella casa. Tra gli oggetti repertati fuori dall’abitazione è spuntato un tubo di ferro da cantiere, che potrebbe essere l’arma del delitto. Il tubo — un elemento vuoto all’interno, del tipo utilizzato nelle impalcature — era appoggiato a un muro esterno. Presenterebbe tracce ematiche, e sono in corso accertamenti per verificare se le ferite riportate dalla vittima, alla testa e al torace, siano compatibili con questo tipo di oggetto; si cercheranno inoltre eventuali impronte dell’uomo. La procura di Ancona ha disposto un fermo per Muslija, indagato per omicidio aggravato. Dopo il ritrovamento, le operazioni di indagine continuano: nella casa sono stati fatti nuovi sopralluoghi per raccogliere tracce microscopiche ed eventuali elementi utili alla ricostruzione della dinamica del delitto.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


Sara Santini