
Fermo: Quale sviluppo imprenditoriale per il sud Marche? Come affrontare il lavoro? Un convegno dei Rotary
Come va l'economia delle Marche? E quella del sud regione? Non bene. Dal Micam di Milano, in attuale svolgimento, il settore calzature, da decenni trainante le province di Fermo e Macerata, appare in difficoltà .
Il comparto, scrivevamo ieri, «chiude il 2024 con una flessione dellâexport (-8,4% in valore) e del fatturato, che si attesta a 13,21 miliardi di euro (-9,4%, quasi 1,4 miliardi in meno rispetto al 2023)». à un trend negativo che va avanti da diversi anni.Guardando l'imprenditoria più in generale, qualche settimana fa, il Centro Studi Confindustria Marche ha pubblicato una serie di interviste a 738 imprenditori marchigiani. âLe prospettive dellâeconomiaâ non sono incoraggianti seppur meno pessimistiche di quelle formulate nel 2024. Uno scenario, si spiega, che sconta una domanda internazionale ed un mercato interno ancora sottotono. Migliorano rispetto al 2024, pur essendo ancora in campo negativo, le anticipazioni relative agli investimenti. Il quadro di maggiore criticità riguarda le imprese di minori dimensioni. Per quanto riguarda il primo semestre 2025, lo studio prevede un ulteriore rallentamento dellâattività produttiva, con una flessione in particolare del mercato interno. Resta elevata lâincertezza: per un imprenditore su cinque (21,3%) le prospettive di mercato della sua azienda sono oggi più incerte rispetto a tre mesi fa.Secondo il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, «L'industria marchigiana affronterà un primo semestre segnato dallâincertezza e da una attività produttiva prevista in rallentamento». Qualche luce però si accende. «Nonostante un contesto economico ancora complesso e il livello ancora troppo alto del costo del denaro, le nostre imprese dimostrano capacità di adattamento e solida volontà di investire. Ma è altrettanto chiara lâurgenza di intervenire a sostegno delle imprese con una politica industriale, a tutti i livelli istituzionali, che sia incisiva e di visione». Preoccupazione, pessimismo ma soprattutto incertezza, vengono denunciate dalla CNA. Artigiani e micro imprese temono i costi dellâenergia (19,3%), del lavoro (33,7) e delle materie prime (34,9). Ma anche la mancanza di politiche pubbliche di sostegno allâeconomia (15,7), lâabusivismo (9,6) e la difficoltà a reperire manodopera qualificata (18,1). Queste le loro opinioni raccolte dal Centro Studi Cna.Guardando la provincia di Fermo, i dati mensili della Camera di commercio Marche evidenziano che nel mese di gennaio scorso le imprese attive erano 16.670 contro le 16.991 dello stesso mese del 2024. Un saldo di 312 imprese in meno. A risentirne maggiormente è il settore manifatturiero (-156), seguito dall'agricoltura (- 111), commercio e dettaglio (- 94) e costruzioni (-22). Segno positivo invece per i settori attività immobiliari (+ 25), alloggio e ristorazione (+ 14) e a scendere, agenzie di viaggi (+11) e servizi di informazione e comunicazione (+10).Da più parti ci si domanda che tipo di sviluppo potrà avere la nostra provincia. Quale rilancio e in quali settori?Domande che vengono rivolte alla politica regionale e locale, ed anche alle associazioni imprenditoriali.Per quanto riguarda i politici, molti piccoli e grandi imprenditori denunciano una distanza imbarazzante e un disinteresse preoccupante, scorgendoli «molto più attenti agli scontri quotidiani per la campagna elettorale continua che intenti a caapire, studiare e proporre rimedi efficaci».Alcune di questi quesiti potranno essere affrontati nel corso del convegno che i cinque Rotary della provincia di Fermo e il Distretto 2090 hanno proposto al Festival di Tipicità domenica 9 marzo, alle ore 10.Titolo dell'incontro: Radici e Ali. Sottotitolo: Creare lavoro dalla passione. Intraprendere e volare dai nostri territori al Mondo.Quattro i relatori: Andrea Pizzarulli della Civitanavi Systems, Emanuele Frontoni docente e massimo esperto di IA, Alessandro Andolfi titolare della Andolfi & C. Srl, Alvaro Cesaroni, presidente Sigma Spa. Martedì, 25 febbraio 2025 Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo
Adolfo Leoni