
Aborto e consultori, Rete Femminista Marche: "Dribblata e fuga di Saltamartini"
dribblata e fuga di Filippo Saltamartini su legge 194 e consultori.
Sono le mosse dellâAssessore alla salute delle Marche, Filippo Saltamartini, allâAssemblea legislativa regionale di questa mattina, in cui erano allâordine del giorno unâinterpellanza sulla presenza di associazioni antiabortiste nei consultori e unâinterrogazione sul mancato adeguamento dei protocolli per la procedura di aborto farmacologico che nelle Marche è consentito solo fino a 7 settimane anziché fino a 9 settimane e fuori dagli ospedali, come prevedono le indicazioni nazionali e internazionali. In risposta allâinterpellanza, lâAssessore si spertica nella difesa della legge 194, uno dei âpilastri fondamentaliâ tra le riforme approvate a seguito della Costituzione repubblicana, in quegli anni Settanta âcosì importanti per la conquista di diritti civiliâ, e ci ricorda che la maggioranza la confermò con il referendum del 1981, respingendo sia chi voleva abrogarla sia chi voleva ampliarne il campo di applicazione. A partire da queste considerazioni, lâAssessore rivendica la volontà di aprire i consultori alle associazioni per avvalersi â citando il dettato del recente decreto sul Pnrr â âsenza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità â e annuncia di aver dato mandato agli uffici competenti per adeguare le procedure dal momento che sono state ricevute ârichieste di accessoâ da parte di alcune associazioni. Silenzio assoluto, da parte dellâAssessore, sui numerosi problemi che gravano sui consultori pubblici, elencati nell'Interpellanza (è la n. 31 presentata in data 13 maggio 2024 a iniziativa dei Consiglieri Bora e altri): lâinsufficienza di sedi, orari di apertura e di figure professionali, la presenza indebita di obiettori di coscienza; e poi, la mancata ricezione delle linee di indirizzo ministeriali sullâIVG farmacologica. Dopo aver dribblato, lâAssessore lascia lâaula e lâinterrogazione n. 1185, riguardante proprio lâinadempienza della Regione Marche sulla procedura farmacologica, viene per lâennesima volta rimandata a martedì prossimo, 25 giugno. La Rete Femminista Marche Molto+di194 era presente in Consiglio regionale insieme ad altre associazioni e sindacati (Rete Pro-choice, Associazione Vita di Donna, Aied, Laiga, Agite, Agedo, i sindacati CGIL, CISL, UIL, USB Marche) collettive e centri sociali che si sono aggiunti al presidio a Piazza Cavour, rilancia lâinvito alla mobilitazione per martedì prossimo.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
da Rete Femminista Marche