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Da Fano alla Francia e ritorno: la star della tv d’oltralpe Emanuele Giorgi alla regia del corto ‘Kaipe’. Le riprese sabato e domenica

In Francia lo hanno guardato ogni sera, per anni, oltre 4 milioni e mezzo di telespettatori, ma quando torna a Fano è uno dei tanti che gira per le bancarelle del mercato. Emanuele Giorgi è un volto noto della tv d’oltralpe. 'Plus belle la vie' lo ha visto in scena per ben 300 episodi, poi ha deciso di abbandonare la serie tv approfittando di un momento di pausa, rifiutando anche la possibilità di avere un ruolo più centrale, per di più con la serie pronta a trasferirsi sulla rete ammiraglia della tv francese: TF1. Niente da fare. Le velleità autoriali di Emanuele lo hanno portato verso altri lidi. Tra cui quello fanese.

Due giorni di riprese, tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre, per immortalare i vicoli e le spiagge di Fano. Tutto questo per girare il trailer - autofinanziato - di un corto - che potrebbe diventare lungo - ambientato proprio nella sua città natale. D'altronde il richiamo di casa, il carismatico 46enne deve avvertirlo per forza. Lo esprime chiaramente il protagonista - un naufrago alla ricerca delle sue origini - di questa sua opera prima per la cui sceneggiatura ha vinto un'importante borsa di studio lo scorso anno in Francia.Il titolo è ‘Kaipe’ - ma si legge 'Kaire' -, ed è il saluto dei viandanti, di coloro che hanno perso la via. In greco, tra le altre cose, significa ‘rallégrati’, e rimanda addirittura agli antichi poemi. Nel suo 'pitch' - così chiamano, quelli bravi, la sintesi delle loro opere pronte per essere proposte a un produttore - c'è tutto il senso di quella nostalgia che Emanuele sembra voler comunicare oggi, dopo 25 anni di onorata carriera in terra francofona. Dove, cosa non trascurabile, ha trovato l'amore. Sua moglie, Cécile Mazéas è un'attrice - si sono conosciuti proprio sul set della serie francese -, e mentre lo osserva parlare gli sorride con grande trasporto. C'è anche lei, a Fano per aiutarlo nelle riprese di Kaipe. Sabato l'ufficio anagrafe e i corridoi del Comune - con i cameo, tra gli altri, dei professori Samuele Giombi e Pino Panajoli -, poi le vie del centro (Emanuele è innamorato del mercato di Fano), mentre domenica toccherà al mare – “che ha un che di mistico” -, con i suoi moli e le sue spiagge."Non sempre Fano riesce a intuire i suoi talenti - ha detto il sindaco Luca Serfilippi, dirimpettaio di Giorgi che si è subito attivato per agevolare la realizzazione del trailer -, ma queste sono eccellenze che dobbiamo valorizzare. Dobbiamo cogliere queste occasioni, e questo corto consentirà alla nostra città di farsi conoscere anche all'estero". Neanche a dirlo, l'intenzione è di trasmetterlo anche in Francia.“Ringrazio il sindaco e i suoi collaboratori per la rapidità con cui siamo arrivati fino a qui – ha dichiarato Giorgi, pronto al suo esordio da regista -, e mi fa piacere anche perché ho rifiuto la possibilità di girarlo in Provenza proprio perché volevo catturare l’aura magica della mia città. Qui, d’altronde, ci sono dei grandi professionisti con cui potrò collaborare, modesti nel modo di porsi, ma eccellenti in quello che fanno”. Ad aiutarlo saranno Filippo Quintini, Giovanni Furlani, Michele Conti, Silvestro Viale, Alberto Fanelli e Barbara Pefetto. Ma lo staff tecnico parlerà ovviamente anche francese, con Duncan Monge, la moglie Cécile e quel Valentin Monge considerato il più grande steadycam-man in circolazione, proveniente addirittura dall’orbita di Stanley Kubrik.Nel cast ci saranno Manu in qualità di protagonista, il noto attore fanese Marco Florio nei panni dell’uomo dello sportello, le già citate comparse Giombi e Panajoli – a cui si aggiunge Paolo Lombardi – e nientemeno che Giorgia Trasselli, donna di tv e di teatro nota ai più come tata della sit-com ‘Casa Vianello’, qui in veste di donna dello sportello.Al centro la vicenda – “grottesca, lirica e assurda come la vita” - di un uomo venuto dal mare, la cui tempesta è però più che altro interiore. Un personaggio il cui viaggio dell’eroe ha come scopo quello di fare chiarezza nel caos. È tornato alla sua terra, ma non ha più i documenti. Deve rifare la carta d’identità, ma ha perso in parte anche la sua voce. Lungo il suo percorso incontrerà dei personaggi surreali, in una produzione dal formato sperimentale. Sarà infatti una sorta di commedia all’italiana, ma in bianco e nero e in 4:3, come se non vivessimo nell’epoca degli schermi piatti e stra-allungati. L’approccio è sperimentale. Emanuele e i suoi sembrano pronti a divertirsi. “Non abbiamo aspettative – ha detto -, ed è quando non hai pressioni che vengono fuori le cose migliori”.Deve saperne qualcosa, lui che dopo essersi laureato a Roma è stato formato da nomi sacri che avevano già mostrato la strada ad attori come Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, Kim Rossi Stuart, Gianmarco Tognazzi e Valerio Mastandrea. Poi i viaggi all'estero, alla ricerca di nuovi stimoli. E ovviamente la Francia, dove ha trovato l'amore e la popolarità. Infine Fano, ripartendo dall'ufficio anagrafe. Per ritrovare la sua casa, e forse un po' se stesso.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano


Simone Celli