Urbino: Il successo della Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici dell'Università di Urbino
Si è svolta con successo la prima edizione della Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici organizzata dallâUniversità di Urbino. Venerdì 27 settembre 2024, nelle sedi di Urbino e Fano, lâevento di divulgazione scientifica ha aperto le porte dei laboratori di ricerca alla cittadinanza, e permesso alle ricercatrici e ai ricercatori Uniurb di raccontare a un pubblico di non addetti ai lavori i processi, gli esiti e gli impatti degli studi condotti in Ateneo.
I laboratori e gli stand hanno registrato in entrambe le città una grande affluenza di pubblico. A Urbino, il numero massimo di visitatori previsto per ogni location (1.759 partecipanti) è stato ampiamente raggiunto.Tra le diverse attività proposte, è stato particolarmente apprezzato il laboratorio di scrittura La grammatica della fantasia che, negli spazi della Biblioteca San Girolamo, ha coinvolto soprattutto unâampia platea di bambini. Idem per lâOpen restoration point della Scuola di Conservazione e Restauro, unâarea in cui è stato possibile imparare a cogliere dettagli e differenze dello stato di unâopera dâarte prima e dopo lâintervento di recupero. Il luogo maggiormente frequentato è stato lâOrto Botanico, grazie alle visite guidate e al laboratorio di Etnobotanica che ha di i partecipanti alla scoperta della disciplina e delle diverse specie vegetali presenti nella struttura."Concludiamo con grande soddisfazione - ha commentato il rettore Giorgio Calcagnini - questo straordinario evento che ha aperto i laboratori e portato le attività e i progetti di ricerca del nostro Ateneo nel cuore della città , coinvolgendo un pubblico eterogeneo e numeroso, composto soprattutto da giovani. Siamo davvero orgogliosi di aver dimostrato che la scienza e lâinnovazione possono essere condivise anche con chi non ha una formazione specialistica. Segno che, sempre più, la ricerca universitaria deve aprirsi ai territori e contribuire al progresso collettivo".Un altro dato certo è che lâevento ha portato a Urbino oltre 3.000 visitatori. Al Collegio Raffaello il flusso rilevato di circa 1.500 persone è stato costante. Chi non ha partecipato in presenza ha seguito lo streaming, che ha totalizzato oltre 400 visualizzazioni in diretta: https://www.youtube.com/watch?v=N-LXaja3syI"La significativa partecipazione e lâentusiasmo che abbiamo percepito intorno alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori - ha concluso il prorettore alla terza missione e public engagement, Fabio Musso - dimostra quanto sia importante procedere lungo questa strada. Vogliamo continuare a rendere accessibili i saperi, coinvolgere il pubblico in esperimenti e dimostrazioni pratiche, e a dare prova dellâimpatto concreto che i nostri studi possono avere sulla vita di tutti i giorni. Crediamo fermamente, infatti, che una divulgazione scientifica e culturale di qualità possa sollecitare lâinteresse dei giovani, stimolare il loro spirito critico e, più in generale, rendere i cittadini consapevoli delle sfide che insieme possiamo affrontare. Per questo, faremo in modo che lâiniziativa diventi un appuntamento fisso, una tradizione del nostro Ateneo".In generale, i 71 eventi in programma sono stati seguiti da un pubblico curioso e attento alla descrizione di fatti complessi eppure comprensibili, che ogni giorno studiose e studiosi della Carlo Bo indagano con passione per cambiare il futuro."La prima Sharper night di Uniurb è stata un'esperienza entusiasmante - ha concluso il professor Alessandro Bogliolo, coordinatore del comitato scientifico - soprattutto per il coinvolgimento attivo di tutte le persone dell'Ateneo, ricercatrici e ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti, che sono state tutte protagoniste e tutte fondamentali per il successo di questo grande evento collettivo. Quello che la cittadinanza e i visitatori hanno potuto percepire non è stata solo la qualità e la varietà della ricerca, ma anche la passione delle persone, la loro capacità di fare squadra, il senso di appartenenza all'Ateneo e l'apertura al dialogo. Invito tutti a dare seguito ai contatti collezionati nell'app WOM pocket per soddisfare curiosità , approfondire conoscenza e mantenere aperto il dialogo con l'Ateneo, fatto di persone".Persone che si sono lasciate contagiare dallâenergia della scienza anche dopo lo scoccare della mezzanotte, quando, in piazza della Repubblica, il concerto di una nota band marchigiana ha chiuso la grande festa della ricerca di Uniurb. Puoi commentare l'articolo su Vivere Urbino
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo