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Mastrovincenzo: "Programma politiche del lavoro 2025 molto deludente"

Il Programma per l'occupazione e la qualità del Lavoro 2025, approdato per il parere in II Commissione
Consiliare, è un testo che lascia molto a desiderare.

Pur prevedendo alcuni interventi apprezzabili, presenta carenze sotto diversi aspeti e su alcuni temi non tiene conto affatto di quanto previsto nel Piano Triennale e, in particolare, delle proposte avanzate allora dal nostro Gruppo, inserite poi nel documento approvato. A partire dalla tematica fondamentale della sicurezza nei luoghi di lavoro: nel Programma si fa riferimento solo a risorse messe a disposizione dall'INAIL, ma non si prevede un aumento di fondi per il finanziamento delle attività di prevenzione e un incremento del numero di addetti alle attività di prevenzione e dai rischi in ambito lavorativo, né si fa cenno al tema delicatissimo dei sub-appalti. Dimenticata completamente l'emersione del lavoro irregolare, che invece era stata trattata approfonditamente nel Piano Triennale, in cui si sanciva su questa tematica la collaborazione istituzionale e con le parti sociali. Per quanto riguarda l'occupazione giovanile, i recenti dati Excelsior di Unioncamere ci mostrano impietosamente il totale disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, tra esigenze delle imprese e formazione professionale e questo rappresenta per oltre il 50% delle aziende un ostacolo rilevantissimo per attivare nuove assunzioni. I dati riportati nel Programma mettono in evidenza che, pur aumentando rispetto allo scorso anno il numero delle assunzioni, diminuiscono quelle dei laureati; è un grave errore quindi non prevedere nel testo quanto da tempo auspichiamo: la promozione di forme di inserimento lavorativo dei neolaureati con progetti che coinvolgano le Università attraverso borse di studio per dottorati di ricerca in ambiti strategici, per raccordare la ricerca accademica con il tessuto economico regionale. Non vengono valorizzati adeguatamente gli Istituti Tecnici Superiori con una adeguata campagna informativa tra i giovani e non ne viene ampliata l'offerta: gli ITS rappresentano una opportunità di assoluto rilievo e l'espressione di una strategia vincente di connessione delle politiche di istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali. Nel testo non si intravede la più volte auspicata integrazione tra politiche del lavoro, della formazione, dell'istruzione, da un lato con quelle di welfare, dall'altro con quelle delle attività produttive. In generale, gli interventi previsti sono in buona parte la continuazione di quelli già iniziati quando almeno l'ultimo anno di Legislatura avrebbe dovuto segnare un cambio di passo da parte della Giunta Acquaroli che invece non c'è stato: la flessione costante del numero delle assunzioni a tempo indeterminato (-9,7%) e il fatto che le Marche siano prime in Italia come numero di lavoratori intermittenti, che aumentano di anno in anno, dimostrano che c'è ancora tanto da fare.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Antonio Mastrovincenzo (generico)