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Fine vita, PDF a Ricci (PD): "Vera civiltà è stare accanto ai più deboli"

La civiltà di uno Stato si vede dall'attenzione e dal sostegno verso i cittadini, specie i piú deboli. E per più deboli intendiamo i disabili e i malati, ad oggi abbandonati a se stessi dallo Stato, costretti a cercare di sopravvivere senza aiuti seri e concreti.

A loro, in alternativa, alle restrizioni, che lo Stato stesso li costringe a patire, Ricci e chi la pensa come lui, vorrebbero offrire una morte rapida? No grazie!"Questo ha dichiarato Gabriele Cinti, vice coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia, commentando un articolo con le dichiarazioni di Matteo Ricci , ex sindaco di Pesaro parlamentare europeo e candidato alla carica di Presidente della Regione Marche,pubblicato pochi giorni fa."Ricci sostiene - continua Cinti - che la maggior parte degli italiani vuole una legge sul fine vita. Forse ci crede, o forse è solo un mantra da ripetere per convincere tutti, come cita una famosa frase:<>.La realtà è ben diversa.Il Popolo della Famiglia è abituato a parlare con i numeri alla mano:nel nostro Paese, secondo dati del Ministero della Sanità dal 31.1.2018 data di applicazione della legge 219/2017 al 27 giugno 2023 su 49.921.488maggiorenni le persone che hanno firmato per i DAT (Dichiarazioni Anticipate di Trattamento) sono 230.940.Poche centinaia di migliaia di persone su più di quarantanove milioni di aventi diritto: lo 0,046%.È questa la maggioranza degli Italiani a cui fa riferimento Ricci?Possiamo capire che per chi milita in un partito che è riuscito a governare, in passato, anche senza aver vinto le elezioni, il concetto di maggioranza sia un pochino sfumato. Ma la realtà e i numeri parlano chiaro: la maggioranza degli italiani non pensa al fine vita!""Un Governo, nazionale o regionale che si rispetti - conclude Cinti - per essere considerato civile, deve emanare leggi a favore dei suoi cittadini più deboli. Leggi che permettano loro di poter vivere serenamente, assistiti dai propri cari, nelle condizioni in cui sono e di migliorarle dove possibile (perché ogni vita è degna di essere vissuta) leggi che permettano a chi sta male di potersi curare velocemente e senza dover ipotecare casa.Queste sono leggi di civiltà!Costringerli a decidere tra una vita senza sostegni (che li fa sentire un peso per i propri cari) e una morte rapida (e a costi irrisori pero Stato) non è garantire una scelta, è nazismo allo stato puro, altro che civilta!Se queste sono le premesse (e promesse) elettorali di Ricci, invitiamo tutti i marchigiani che considerano la vita un bene intangibile e quelli che pretendono di veder rispettato il loro diritto alla salute e a potersi curare senza indebitarsi fino al collo, a non votare per lui.Il Popolo della Famiglia sosterrà chi garantirà leggi che rispetteranno i veri diritti dei cittadini: Vita, Salute, Famiglia, Lavoro, libertà (quella vera) di pensiero.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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