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Pasqua in spiaggia, Vitri (PD): "Acquaroli chiuda l'accordo con l'Ammiragliato e sblocchi le aperture"

A Pasqua tutti i bar e ristoranti in spiaggia devono essere aperti. Se il tempo lo consentirà, in gioco c’è l’immagine che diamo ai turisti di passaggio. E’ per questo che chiedo al presidente Acquaroli di intervenire al più presto perché abbiamo già perso troppo tempo.

Lo dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri. Mi auguro che l’interlocuzione tra la Regione e l’Ammiraglio dia i risultati sperati entro oggi.A differenza delle precedenti stagioni infatti non è stata ancora autorizzata l’apertura delle attività per elioterapia. Stando alle regole applicate dall’Autorità Marittima, è obbligatoria la presenza di bagnini di salvataggio anche in bassa stagione, ma come spiegano da tempo i titolari degli stabilimenti, in questo momento trovarli è una vera caccia al tesoro essendo per lo più studenti.Va chiarito che allo stato attuale potranno aprire le attività con licenza di ristorazione, ma non altri tipi di somministrazione, come i classici bar in spiaggia, se non c’è il bagnino di salvataggio.La soluzione in passato si è trovata. Lo scorso anno-prosegue Vitri-gli stabilimenti balneari già da Pasqua potevano svolgere attività eliotearapiche, sportive, culturali, ludiche e di intrattenimento. Un’ordinanza della Capitaneria di porto può infatti autorizzare l’elioterapia, ovvero la possibilità di vivere la spiaggia fermo restando il divieto di balneazione in assenza di baywatch. Un passaggio fondamentale soprattutto se ci fosse bel tempo. E’ quindi importante che il presidente e assessore al Turismo si attivi subito, confrontandosi con l’Autorità portuale per avere un’ordinanza chiara prima delle festività.Al momento siamo in attesa che la Regione modifichi il proprio regolamento sull’utilizzo del litorale marittimo per finalità turistiche ricreative, affinché le Capitanerie possano anche ammorbidire l’obbligo del salvataggio, ma mancano tre giorni al weekend pasquale e, se ci fosse bel tempo, che immagine avranno i turisti in arrivo nelle Marche? C’è il rischio anche di uno svantaggio rispetto alla concorrenza del litorale tirrenico o di altre regioni come il Veneto.Si apre-conclude Vitri-ora una nuova stagione turistica ed è inconcepibile che la Regione non abbia ancora sciolto nodi che bloccano il settore già dallo scorso agosto.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Micaela Vitri