
Sinistra Italiana: âAcquaroli applichi, finalmente e nei fatti, la legge 194â
âLo diciamo da tempo: nella Regione Marche l'applicazione della l.194 ed il diritto all'aborto sono una corsa ad ostacoli. L'alta percentuale di obiezione di coscienza (negli ospedali di Fermo e Jesi è del 100%, negli ospedali di Senigallia, Civitanova e Fano tra l'80% e il 90% e solo negli ospedali di Ancona e Urbino è sotto al 30%) insieme ad una bassa diffusione della tecnica di IVG farmacologica, costringono spesso le persone che vogliono abortire ad andare fuori provincia e/o fuori regione e a non avere quindi accesso libero e sicuro all'abortoâ dichiara Gioia Santarelli, segretaria regionale di Sinistra Italiana. Che aggiunge: âsul tema della pillola abortiva poi, per una scelta tutta ideologica, l'attuale assessore regionale alla sanità Saltamartini ha deciso di non dare applicazione alle linee guida del Ministero della Salute sull'utilizzo della RU486, nonostante una diffida inviata allo stesso Assessore alla Sanità ed al Presidente Acquaroli, promossa dalla Rete Femminista Marche Molto+ di 194 e sottoscritta da molte realtà politiche, associative e sindacali della regioneâ. âLa Regione Marcheâ, chiude Santarelli, âdeve garantire la piena applicazione della l.194, in tutte le sue declinazioni. Perché anche negare questo diritto è violenza di genere!âPuoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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