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Alluvione 2023, Vitri (PD): "La Regione ha abbandonato tutti. Ha pure chiesto indietro i contributi versati"

“Contributi versati agli aventi diritto per danni alluvione poi chiesti indietro. Sembra incredibile ma invece è quanto sta facendo la Regione Marche – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri -, che ha lasciato totalmente allo sbando la gestione post emergenza.

Le denunce emerse oggi da parte di artigiani, imprenditori e cittadini descrivono una situazione inaccettabile, in cui Acquaroli rimpalla le responsabilità al Governo. Alla faccia della “filiera”. Da mesi sto seguendo problemi di alluvionati abbandonati e ho preparato un’interrogazione su un caso specifico al limite dell’assurdo.A Pesaro, in un condominio in via Panicali che ha subito danni ingenti, la Regione ha previsto rimborsi fissi di 700 euro per un garage e altrettanti per una cantina, preventivamente documentati con perizia tecnica (a spese dei privati), nonostante i danni subiti fossero notevolmente superiori. Dopo avere seguito scrupolosamente le regole, i danneggiati hanno avuto lo scorso anno 700 euro a proprietario. Sebbene al momento della domanda fosse chiesta solo la perizia, diversi mesi dopo l’erogazione dei 700 euro ai beneficiari è stata richiesta la rendicontazione, o altrimenti la restituzione. Non sarebbe stato corretto dirlo al momento della domanda? Non solo, come se non bastassero il contributo minimo e il pagamento del perito tecnico, la Regione ha chiesto addirittura di restituire quanto già riscosso maggiorato di interessi legali.Anche per quanto riguarda i beni mobili con la nuova ordinanza sono state cambiate completamente le motivazioni del contributo rispetto alla precedente: da “danno subito” si è passato a “riparazione/sostituzione” di beni mobili distrutti o danneggiati con richiesta delle fatture con relativo bonifico dei beni riacquistati. Per diversi beni catalogabili come “ricordi” o “ereditati” non ha senso ed è impraticabile il riacquisto.La situazione dei ristori per l’alluvione del 16 maggio 2023 a Pesaro e nella provincia – incalza Vitri – è completamente fuori controllo. Per chi sta aspettando i risarcimenti per salvare la propria ditta o la casa poco conta di chi è la responsabilità della procedura: occorre avere subito quanto dovuto. Con preoccupazione – continua Vitri - leggo sulla stampa oggi che il presidente Acquaroli di fronte alle legittime richieste di risposta dei cittadini si smarca dicendo: “la responsabilità è di Curcio” , “la Regione doveva fornire solo un supporto tecnico per quanto riguarda la raccolta delle domande, ma nulla più.” Come rappresentante delle istituzioni e mettendomi nei panni di chi ha subito i danni dell’alluvione non posso accettare che il Presidente Acquaroli, nominato subcommissario nel 2022 e nel 2023 a supporto della macchina centralizzata per la ricostruzione, si preoccupi più di allontanare dal suo ruolo eventuali responsabilità, piuttosto che darsi da fare per risolvere i problemi degli alluvionati a prescindere. Inoltre considero stucchevole negare quanto denunciato da diversi imprenditori in attesa di risarcimenti in merito al servizio di helpdesk per la segnalazione di problemi di accesso o per la richiesta di supporto informatico nell’utilizzo della piattaforma dove come dicono, mettendoci la faccia, “non risponde nessuno”.Nessuno, io per prima, - conclude Vitri - vuole dare ad Acquaroli competenze specifiche che sono in capo al Commissario Straordinario, ma un Presidente di Regione ha il dovere di difendere tutti i cittadini e collaborare per risolvere i problemi. In questo caso specifico attivarsi per far arrivare i risarcimenti ed evitare di prendere ancora in giro chi li ha già avuti”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Micaela Vitri