
Senigallia: Il sindaco Olivetti replica sull'antenna del Cavallo: "Dalla minoranza solo polemiche strumentali"
A Senigallia sono presenti 49 pali per ripetitori telefonici (compreso quello in fase di realizzazione sulla collina del Cavallo), di cui 46 eretti prima del 2020.
Eâ estremamente importante sottolineare questa data: non solo perché nellâottobre del 2020 noi abbiamo assunto lâamministrazione della città , fino a quel momento sempre gestita dalla sinistra, oggi in minoranza, ma soprattutto perché nel 2020 è entrato in vigore il decreto delle innovazioni e semplificazione digitale, che in pratica impedisce ai Comuni di âintrodurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologiaâ. In base a questa normativa approvata dal secondo Governo Conte, i Comuni non hanno più alcuna facoltà di impedire lâinstallazione di stazioni radio nel proprio territorio, qualora, come nel caso che ci occupa, il gestore telefonico avanzi una richiesta con parere favorevole dellâARPA, che certifica che i livelli di campo elettromagnetico sono inferiori a quelli fissati per legge.La ratio della norma è quella di non consentire alle singole autorità comunali di impedire la diffusione delle reti, ma di affidarne la competenza allo Stato. Per questo, con apposite circolari il Ministero dellâInterno, sempre nel 2020, ha invitato i Sindaci ad astenersi dallâemettere delle ordinanze contingibili ed urgenti che impediscano la costruzione di queste infrastrutture, dando potere alle Prefetture di annullare le eventuali ordinane emesse. Il problema si sta puntualmente riscontrando in tutti i Comuni dâItalia. In base alla nuova normativa, il Comune può dotarsi di un nuovo regolamento delle antenne, che ha una efficacia molto ridotta. Esso deve contenere una disamina delle postazioni esistenti e quindi dellâesposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche, ed individuare aree di proprietà comunale in cui i gestori sono invitati a poter mettere le loro antenne ad un canone fortemente calmierato dalla legge quantificato in ⬠800,00 annui. Di fatto però il gestore anche in presenza di queste aree è libero scegliere altre alternative.Il Comune di Senigallia ha affidato con determina del 30.3.2022 il compito di redigere questo regolamento comunale alla società EH FIELDS srl, che sta terminando il suo lavoro che verrà illustrato a giorni in Commissione Consiliare, per poi seguire lâiter di legge. Certamente pur comprendendo lo stato dâanimo di coloro che hanno visto erigere la nuova antenna nella zona rurale in cui vivono, quello che più dispiace è constatare ancora una volta lâipocrita strumentalizzazione dei fatti compiuta dagli attuali consiglieri di minoranza. A tutti loro dedichiamo le due fotografie scattate dallâuscita della Rotonda, il monumento più visitato dai turisti a Senigallia. Servirà per far contare loro ben 5 antenne, tutte realizzate (come le altre 41) durante il governo di sinistra, in unâarea di forte impatto visivo e soprattutto in unâarea densamente abitata, a ridosso del centro storico, di due scuole, di molte attività e di tanti altri monumenti cittadini.Anche per questi impianti ci sono state le autorizzazioni dellâARPA, ma sottolineiamo che a quei tempi lâAmministrazione aveva, per legge, poteri totalmente diversi dagli attuali e certamente più forti, ma non sembra che siano stati esercitati o che comunque abbiano impedito la loro realizzazione. Ecco perché oggi, anche se non ci sorprendiamo più della invalsa abitudine dei consiglieri di minoranza di parlare senza documentarsi, ci amareggia constatare che gli esponenti della sinistra cittadina che fino a ieri hanno consentito la costruzione di quasi tutti i pali dei ripetitori, pur avendo allora la possibilità di opporsi, si costernino per la costruzione di questo palo, su cui lâAmministrazione comunale, in forza al dettato normativo attuale, ben poco può fare.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
Massimo Olivetti (Sindaco)