
Senigallia: Dario Romano (PD) sul verdetto referendario: "Senigallia non è una città di destra e il voto lo dimostraâ
Dario Romano, capogruppo Pd in Consiglio Comunale, analizza l'esito del referendum dell'8 e 9 giugno, che non ha raggiunto il quorum del 50%+1 di affluenza al voto. A Senigallia e nelle Marche però l'affluenza è stata al di sopra della media nazionale.
Dario Romano, qual è la sua valutazione complessiva sullâesito del referendum a Senigallia?âLâaffluenza è stata deludente nel suo complesso, ma è importante sottolineare che quasi 12.000 senigalliesi hanno votato a favore dei referendum. à un dato rilevante che non va sottovalutatoâ.Si aspettava unâaffluenza così bassa?âPurtroppo sì. Il mancato raggiungimento del quorum era prevedibile. Lâassenza del quesito sullâautonomia differenziata e, soprattutto, la scelta, a mio avviso molto discutibile, di svolgere il referendum lâ8 e 9 giugno hanno inciso fortemente sulla partecipazione complessivaâ.Nella Regione Marche e anche a Senigallia i dati dell'affluenza sono al di sopra della media nazionaleâ¦âNelle Marche lâaffluenza ha raggiunto il 32,7%, un dato migliore rispetto alla media nazionale del 30,6%. A Senigallia siamo arrivati quasi al 38%, il che indica unâattenzione diversa rispetto al resto del Paese. Non è stato sufficiente, ma il segnale câèâ.Cosa vuole dire agli elettori che hanno partecipato?âVoglio ringraziare tutte le elettrici e gli elettori che si sono recati alle urne per esercitare il loro diritto di voto. Anche se non possiamo dirci soddisfatti del risultato complessivo, la partecipazione di chi ha scelto di esserci è stata importanteâ.Che lettura dà del voto referensdario a Senigallia?âA Senigallia siamo intorno ai 13.500 votanti. Di questi, quasi 9 su 10 hanno votato âsìâ, ad eccezione del quesito sulla cittadinanza, che è stato più divisivo. Questo significa che circa 12.000 cittadini, cioè più di uno su quattro, hanno sostenuto i quesiti referendari. Non câè una correlazione diretta al 100%, ma è sicuramente una base significativa per capire cosa potrebbe avvenire alle prossime elezioni regionali e comunali. Lâaffluenza sarà diversa, ma i numeri assoluti potrebbero persino aumentare. à un segnale da osservare attentamente in prospettiva futura, in continuità con quanto visto anche alle scorse elezioni europeeâ.Che direzione dovrebbe prendere ora il centrosinistra?âSenigallia non è una città di destra, così come non lo sono le Marche. I numeri lo confermano. Ora sta a noi allargare il perimetro della coalizione attuale e costruire un programma innovativo e coraggioso, che metta al centro la cura e lâattenzione verso le persone, in tutte le sue declinazioniâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
Giulia Mancinelli