
Vitri: âIl Fascicolo Sanitario Elettronico diventa propaganda tardiva dopo proposte e soluzioni inascoltate dalla giunta Acquaroliâ
âDopo tanto tempo perso, cinque anni di attesa e numerosi solleciti, finalmente lâassessore Saltamartini si accorge dellâimportanza del Fascicolo Sanitario Elettronico. Peccato che oggi si tenti di presentare come una novità ciò che altrove è una realtà consolidata da anni.â
Con queste parole, la consigliera regionale Micaela Vitri interviene duramente sulla situazione della digitalizzazione sanitaria nelle Marche, dopo le recenti dichiarazioni dellâassessore alla sanità . âSiamo indietro di almeno tre anni rispetto allâEmilia-Romagna, dove ogni cittadino ha già tutti i propri dati sanitari raccolti in un fascicolo digitale: dai vaccini, alle terapie, agli interventi chirurgiciâ, sottolinea Vitri. âUno strumento concreto, che può davvero fare la differenza nella vita reale, soprattutto per le persone più fragili, come gli anziani, o in situazioni di emergenza. Per un medico avere accesso immediato a queste informazioni può significare una diagnosi più rapida, una cura più efficace, persino una vita salvata.â Nonostante le risorse disponibili, la Regione è rimasta ferma. Il Decreto del Ministero della Salute dellâ8 agosto 2022, ha infatti stanziato per le Marche 14,1 milioni di euro attraverso il PNRR: 6,9 milioni per il potenziamento delle infrastrutture digitali e 7,2 milioni per la formazione del personale. âMa a oggi â attacca Vitri â il processo di informatizzazione è ancora lento, frammentato, con criticità evidenti e nessuna regia chiara. In Consiglio regionale,io stessa nel 2023 avevo denunciato i gravi problemi nel sistema utilizzato dallâAzienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino, dove il software DISEO è soggetto a malfunzionamenti, mancanza di interoperabilità tra i moduli e continui blocchi che costringono il personale sanitario a ricorrere alla refertazione manuale. In modo collaborativo avevo proposto soluzioni a chiesto investimenti mirati: personale amministrativo per alleggerire i medici dalle pratiche burocratiche, e un software ospedaliero unico e integrato, che gestisca in modo semplice e rapido refertazioni, immagini diagnostiche, esami di laboratorio e istologici, e referti operatoriâ, ribadisce Vitri. âOggi si annunciano traguardi come se non ci fosse stato un lungo immobilismo. Ma la realtà è che, invece della propaganda tardiva, serviva â e serve tuttora â una strategia seria, con campagne informative, strumenti digitali semplici e supporto pratico ai cittadini, per rendere davvero operativo il Fascicolo Sanitario Elettronico.â La consigliera conclude: âBene che finalmente si sia mosso qualcosa e che dal primo luglio la Regioni implementi lâattivazione del fascicolo, ma ci volevano le elezioni alle porte per svegliarsi?âPuoi commentare l'articolo su Vivere Fano
Micaela Vitri