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Monte Vidon Corrado: una targa dell'Amministrazione per i 102 anni di Ida Quinzi, e lei si commuove

Quella lacrima che le ha rigato il volto ha raccontato molto di più delle parole che avrebbe potuto dire.

Compiere 100 anni è un traguardo ambito e concesso a pochissimi. Superarli e arrivare a festeggiarne 102 è un evento che ha dell’eccezionale. E’ il caso di Ida Quinzi, classe 1919, cittadina di Monte Vidon Combatte,  che l’8 ottobre scorso ha spento 102 candeline attorniata da tutti i suoi affetti: i 4 figli Adele, Raffaele, Giancarlo e Rosanna, i 9 nipoti e gli 11 pronipoti.

 Una grande, seppure intima, festa come meritava l’evento memorabile, alla quale non sono voluti mancare il Sindaco Gaetano Massucci, accompagnato dalla Vice Maria Tina Ferracuti e dal consigliere Alessandro Silvetti, per consegnare alla longevissima concittadina una targa ricordo in cui si legge: “Per i tuoi 102 anni con l’augurio che continui ad essere una luce di speranza per la tua famiglia e per le nuove generazioni del nostro territorio”.

E Ida, che negli ultimi tempi non parla più  a causa di un problema di salute, si è commossa. Quella lacrima che le ha rigato il volto ha raccontato molto di più delle parole che avrebbe potuto dire.

“Un momento che ha toccato il cuore di tutti noi”-  commenta la nipote Michela. Che poi racconta qualcosa in più sulla vita della festeggiata:  “ Mia nonna è stata sempre una donna di casa, molto  premurosa verso la famiglia, e si è occupata del  lavoro  in campagna insieme al  marito.  Bravissima a cucinare, la sua specialità era  la  trippa, di cui ricordo ancora il profumo e la squisitezza. Lei, però,  ha sempre mangiato  poco e, soprattutto, masticando lentamente. Una abitudine che non ha mai perso negli anni ed ancora la contraddistingue, tanto che è sempre l’ultima a lasciare la tavola”.

E’ forse è questo il segreto della sua straordinaria longevità? Può essere. O forse l’amore che la circonda e lei  di certo sente. Anche quando è rimasta vedova, una venticinquina di anni fa,  non le è mai mancato il calore di una famiglia intorno.

“Pensa che  l’ultima pronipote, che ha solo 3 anni, quando viene a trovarla le siede vicino e le imbocca l’acqua con il cucchiaino- conclude Michela-  Nonna, anche se non parla,  se lo lascia fare e la accarezza. E’ una scena tenerissima che scalda il nostro cuore e, sicuramente, anche il suo”. 

Del resto si è sempre saputo che oltre al nutrimento del corpo c’è bisogno anche di quello dell’anima. E Ida ce li ha entrambi.

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Marina Vita