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Civitanova: Elezioni 2022, è il giorno di Ciarapica: "Uniti per cambiare passo e far continuare Civitanova a crescere"

Parte dall’Hotel Miramare la corsa al bis di Fabrizio Ciarapica. Il sindaco uscente ci riproverà, con una squadra che, dopo mesi di discussione, alla fine si è compattata intorno al suo nome. “Unità” e “filiera” sono le due parole che ricorrono alla presentazione della candidatura, avvenuta nella sala conferenze che già cinque anni fa ospitò il lancio della sua prima volata.

“Unità” è quella del centrodestra, che si presenta compatto sul fronte partitico e con una larga convergenza su quello delle liste civiche: erano in sei nel 2017 (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Vince Civitanova, Noi con Ciarapica e Obiettivo Civitanova), ora sono ben 10, con il “ritorno all’ovile” dell’Udc, la nuova formazione Noi con l’Italia dell’ex ministro Lupi e due nuovi soggetti civici come la creatura di Ottavio Brini Insieme per Civitanova e Insieme per le Libertà dell’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai. «Ma il perimetro non è chiuso a doppia mandata – precisa Ciarapica parlando delle altre forze già in campo nel centrodestra, ovvero Silvia Squadroni e Maika Gabellieri – ma si devono condividere i principi e i valori che uniscono questo gruppo. Chi non ci sta va avanti per la propria strada».

“Filiera”, invece, non guarda all’agricoltura, ma al filo rosso che porta dal Comune fino al governo, nel segno del centrodestra. Un filo che ha il suo capo a Roma, con la presenza al Governo di Lega (eloquente la presenza del deputato Tullio Patassini) e Forza Italia (ma non di Fratelli d’Italia, che con i suoi rappresentanti ha parlato di “futuro Governo” più che riferirsi a quello attuale), che passa da Ancona con la guida di Francesco Acquaroli (e un ex assessore di Ciarapica in squadra come Pierpaolo Borroni, definitosi «fiero di aver fatto parte di questa giunta») e da Macerata con la possibile vittoria alle prossime provinciale del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli («con Fabrizio ci sentiamo 3-4 volte a settimana, la rivalità tra Macerata e Civitanova è finita», ha proclamato il primo cittadino maceratese) e arriva appunto ai territori locali con i sindaci, a partire da quello del capoluogo ma passando anche per centri importanti come Tolentino (presente Giuseppe Pezzanesi in «una delle prime uscite dopo la prigionia covid») e Morrovalle (col fresco primo cittadino Andrea Staffolani).

Volto sicuro e sereno quello di un Ciarapica che, nonostante le scosse dei mesi scorsi e l’ammonimento del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi («vogliamo più condivisione» ha sottolineato il presidente dell’Atac, cui ha fatto eco lo stesso Ciarapica ammettendo qualche mancanza su questo fronte nell’ultimo quinquennio), crede fermamente di poter fare bis. «Abbiamo avuto momenti di difficoltà e anche diversi cambi di casacca da parte di alcuni consiglieri, ma nessuno è mai uscito dall’alveo del centrodestra, a differenza di quanto accaduto in passato, segno che c’è coesione in questa coalizione – ha evidenziato il sindaco uscente – è un modello che evidentemente ha funzionato e che è vincente ovunque in regione: stando uniti si vince e si governa bene. Avere una filiera che parte dai territori e arriva fino a Roma può portare enorme beneficio a una città che è cresciuta in maniera evidente negli ultimi cinque anni, nessuno può negarlo. È una città più pulita, senza più scorribande da parte dei rom o dei commercianti abusivi. Una città sicura, con 250 telecamere, una polizia municipale dotata di tutti gli strumenti necessari per operare al meglio. Una città che conserva la Bandiera Blu e aggiunge quella Gialla. Il tutto in mezzo a una pandemia che ci frena da due anni. Il programma sarà lungo e articolato: proveremo a mantenere gli standard alti e anche a superarci, puntando con decisione in primis su viabilità e parcheggi: sulla prima, come per il porto e l’ospedale, abbiamo l’aiuto della Regione, sulla seconda stiamo lavorando con un piano che vedremo nascere già nelle prossime settimane».

La platea è gremita da gran parte degli attori al lavoro da mesi per tirare le fila di una ricandidatura che, alla fine, è arrivata anche piuttosto presto rispetto alle premesse della vigilia e considerando che alle elezioni mancano ancora almeno 6-7 mesi. E con la conferma in campo di Ciarapica diventano tre i candidati sindaci già schierati, visto che il sindaco uscente avrà sicuramente Vinicio Morgoni de La Nostra Città e Silvia Squadroni di SiAmo Civitanova come avversari. Resta da capire quale sarà il nome scelto dal centrosinistra e che perimetro avrà la coalizione a guida Pd (probabile la presenza dei 5 Stelle, molto meno quella di Italia Viva), senza dimenticare la “variabile” Maika Gabellieri, che giusto qualche settimana fa ha lanciato il suo movimento Dinamica.

 

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Marco Pagliariccio