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Bilancio di fine anno congiunto per CNA Ancona e Confartigianato An-Pu: “Saldo positivo, ma preoccupazione per il futuro”

Dopo 4 anni in cui nella provincia di Ancona erano più le aziende a chiudere di quelle ad aprire si inverte finalmente la tendenza nel 2021 con un +37, ma le due associazioni CNA e Confartigianato si uniscono per dare una voce sola ai propri dubbi: “Chiudono imprese radicate e solide a favore di attività meno stabili. Le istituzioni supportino il territorio”

Torna finalmente il segno più nel bilancio di fine anno delle imprese della provincia di Ancona dopo ben quattro anni consecutivo di passivo, registrati dal report a cura dell'Ufficio Marketing della CNA Territoriale di Ancona. Il Report prende in considerazione le aziende chiuse durante l'anno solare e quelle di nuova apertura, registrando per il 2021 ben 1.584 nuove aperture a fronte di 1547 chiusure, con un saldo di +37 imprese attive.

Un segnale sicuramente positivo ed atteso che però ad un'analisi più approfondita dei dati trova le preoccupazioni espresse dal Direttore Generale della CNA Territoriale di Ancona Massimiliano Santini e il Segretario Generale di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli.

Secondo le due associazioni di categoria, che insieme riuniscono circa un terzo delle imprese della provincia, con 15 mila imprese e 20 mila pensionati, i dati specifici rappresentano un contesto di sofferenza per molti settori strategici dell'economia provinciale.

A segnalarsi positivamente sono, il settore di ricettività e ristorazione con un saldo di +38 nuove aziende tra chiusure e aperture (ma quasi tutte all'interno della ristorazione con produzione e somministrazione in perdita), il settore delle comunicazioni (+31) e il comparto Benessere e sanità (+9). A trainare la ripresa è però soprattutto il settore dell'edilizia, che fa segnare la crescita inedita di +55 imprese solo dal marzo del 2021. Questo è il prevedibile effetto dei bonus e degli incentivi del Governo, primo tra i quali quello del 110%. Un dato che da un lato conforta nel constatare come la misure prese funzionino, ma che lascia qualche dubbio sulla condizione che si verrà a trovare al chiudersi dei sussidi.

Parallelamente il report registra una condizione diametralmente opposta in diversi settori, molti dei quali strategici per il territorio. Tra questi: il settore della Moda che, nel 2021, ha visto la cessazione di 75 attività, quello della produzione (-51 aziende), dei servizi alla comunità (-47) dei trasporti (-28), degli impianti (-15) e del comparto artistico (-9).

Un bilancio quindi positivo nella quantità, ma non altrettanto nella qualità come spiega il Direttore CNA Ancona Massimiliano Santini: «A fronte di un passo indietro di imprese solide e radicate vediamo emergere realtà non altrettanto stabili, ma più effimere. In una Regione come la nostra che ha perso 28 mila abita negli ultimi anni un alimentari di paese è una perdita con un impatto più significativo rispetto a quella di una impresa con meno codificata sul territorio. Se non ripartiamo da questo cardine rischiamo di perdere la nostra identità. Questo dato positivo non ci deve illudere di aver già iniziato una buona ripartenza. La vera battaglia della ripartenza sarà nel 22».

«Con questo incontro vogliamo lanciare il messaggio che le nostre Associazioni vogliono collaborare insieme per sostenere le imprese- ha proseguito Santini – e in un momento di forti divisioni vogliamo farlo insieme per essere un riferimento alle imprese e poter dialogare con le istituzioni».

«Una vera ripresa si misura anche dalla capacità di un’attività di produrre utili e dare lavoro- ribadisce il Segretario Generale di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli - non ci fermiamo sulla quantità ma ragioniamo sulla qualità. Si devono creare le condizioni necessarie per fare impresa. “In un momento di forti tensioni e divisioni, lavoriamo insieme per il territorio e insieme lanciamo un appello alle istituzioni. E’ necessario creare le condizioni perché le imprese possano lavorare”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


filippo alfieri