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Civitanova: Bolkestein, Gasparri si fa voce dei balneari: "Da sempre in prima linea, pronti a presentare un documento al Governo"

La battaglia contro la Bolkestein continua e Forza Italia c’è. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, rivendica il ruolo suo e del partito nella difesa di balneari e portuali contro il rischio di decadimento delle loro concessioni. Nel pomeriggio di sabato, il parlamentare ha incontrato i rappresentanti della categoria civitanovesi nel corso della seconda tappa del suo tour marchigiano al mercato ittico comunale.

Gasparri, accompagnato dai vertici locali del partito, ha spiegato che proprio in queste si sta definendo un documento, a cura delle associazioni di categoria, da presentare al Governo per stabilire la road map per salvare il salvabile entro la fine del 2023, quando decadranno le concessioni attuali. «La redazione del documento è in corso proprio in queste ore – ha confermato Gasparri – si potrebbe contestare la sentenza del Consiglio di Stato, ma la strada sarebbe lunghissima, arrivando alla Corte Costituzionale dove tra l’altro ora è arrivato anche Patroni Grifi, uno di coloro che l’ha scritta quella sentenza che avversiamo. Il primo punto del documento che si sta redigendo sarà la mappatura puntuale della nostra costa. Le Regioni le hanno già fatte in larga parte ma vanno aggiornate. Dalla mappatura che abbiamo si vede che la costa italiana non è una risorsa scarsa, anzi. Ci sono molti tratti di spiaggia liberi, per chi ne ha volontà, non possiamo cacciare imprenditori che hanno una lunga storia di investimenti alle spalle. Ho premiato aziende balneari che hanno 100 anni di storia, li cacciamo in nome di cosa? L’altro punto è quello della valutazione del peso dell’impresa e delle singole realtà. Di sicuro non vogliamo i McDonald’s o gli Amazon delle spiagge, delle catene contro gli imprenditori di casa nostra».

I balneari del Maceratese, guidati dalla presidente Mara Petrelli, hanno risposto alla chiamata alle armi presentando un testo proprio contenente le proprie istanze, tra le quali la necessità di differenziare il bene (il “terreno”) dal servizio (quello che fornisce l’imprenditore) e la sdemanializzazione di bar e ristoranti rispetto alla spiaggia vera e propria. «Gasparri ha mantenuto un impegno che si era preso il 6 dicembre quando, con una delegazione di balneari e portuali, siamo andati a Roma ricevuti proprio da lui e lo ringraziamo per essersi reso subito disponibile a discutere sul da farsi poco dopo la nuova sentenza della Bolkestein – ha evidenziato il sindaco Fabrizio Ciarapica – rischiamo un colpo di spugna che cancella storia e investimenti e non lo reputiamo giusto. Gasparri è stato sempre tra i politici più vicini a questa categoria, un lavoro che ha portato grazie alle proroghe continue e non ha esitato a riceverci e a tornare oggi per ascoltare ancora una volta le voci e aggiornarci sugli sviluppi in corso. Forza Italia è vicino a questo tema e la rappresentanza che c’è oggi qui ne è testimonianza».

Tra i saluti del coordinatore provinciale Riccardo Sacchi («impensabile che una sentenza del Consiglio di Stato cancelli con un colpo solo tutti gli investimenti e i diritti acquisiti») e quelli del capogruppo forzista in consiglio regionale Jessica Marcozzi («parliamo di un settore che vale il 12% del Pil, è assurdo metterlo in discussione, uno schiaffo a una categoria che produce ricchezza»), molto accorato l’intervento dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, che in quanto ex sindaco di Fano la Bolkestein la conosce molto bene. «Sento da vicino questa situazione, che accomuna la mia Fano con Civitanova – ha rimarcato Aguzzi – di Bolkestein ho sentito parlare per anni, ogni volta da sindaco percepivo la preoccupazione degli operatori del turismo, della cantieristica e della pesca. Gente che ha investito gran parte della sua vita nelle sue attività. Il nostro sistema turistico è così forte a livello europeo perché sulle loro attività gli imprenditori hanno messo tanto, rendendo unico un settore. Vogliamo solo che sia possibile per loro continuare a farlo, perché porta ricchezza sia a chi investe che a tutto il territorio circostante. Essere continuamente messi in discussione è il problema. Sapere che ho 10 anni di tempo per investire è un conto, non avere mai un orizzonte, preciso porta a non investire. I nostri balneari non sono soggetti privilegiati, ma un sistema fondamentale per la vita del nostro Paese. Gasparri l’ha capito da tempo quello che diciamo: rischiamo di perdere un patrimonio».

 

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Marco Pagliariccio