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Addio a Giacomo Vianello, forte difensore che dalla Fermana arrivò in serie A

FERMO - È scomparso Giacomo Vianello, ex calciatore che nel prossimo mese di giugno avrebbe compiuto 75 anni. Militò nella Fermana per due stagioni dal 1965 al 1967 per un totale di 49 presenze e ben 4 gol siglati nonostante fosse un difensore centrale.

Si è arreso ad una lunga malattia nonostante il suo fisico possente e che sembrava imbattibile.
Nella prima annata allenatore gialloblù era Armando Rosati, presidente l'ingegner Giovanni Sagripanti e patron i fratelli Raoul e Serafino Santori proprietari della nota conceria Sacomar.
Nella seconda annata con l'allenatore Ivan Sandukcic, i patron Santori già usciti ad inizio stagione e con la società completamente rinnovata e il nuovo presidente Giovanni Vitali.

Giacomo Vianello era arrivato alla Fermana nel 1965 dal San Donà in serie D con cui aveva iniziato a giocare nelle giovanili. Era originario di Cavallino Treporti, una località posta della laguna di Venezia, dove si è spento ieri; "un gentiluomo, in campo e fuori" lo descrivono quelli che lo hanno conosciuto.
Dopo i due campionati alla Fermana venne ceduto alla Ternana con cui conquistò subito la promozione in serie B.
Le sue qualità tecniche non passarono inosservate e nel 1969, solo due anni dopo la partenza da Fermo, approdò in serie A al Napoli con cui disputò tre stagioni in serie A, poi due all'Atalanta (una in A e una in B) per un totale di 52 presenze in serie A e una novantina in B.

La fortuna della società canarina fu che, al momento del passaggio al Napoli, Vianello era ancora in comproprietà tra Ternana e Fermana, quella che oggi si chiama "plusvalenza" per la società gialloblù fu notevole, circa 50 milioni di lire, una cifra molto grande per l'epoca, paragonabile a circa mezzo milione di euro odierni. Cifra che è rimasta un record per i successivi 30 anni fino alla cessione di Salvatore Soviero al Genoa per circa un miliardo di lire nel 1998, portiere che era stato portato a Fermo dal d.s. Gianni Rosati (figlio dell'ex allenatore Armando) tre anni prima  per la cifra simbolica di mille lire.
Il saluto di Salvatore Bolognini, canarino in quegli anni: "Fu un elemento importantissimo della nostra Fermana Calcio. Noi, compagni di squadra e di merende, che si sono protratte anche dopo il periodo calcistico, ti rendiamo omaggio". Franco Pasquarè, un tifoso: "Giacomo, grande giocatore, persona umile, molto attaccato ai ricordi di Fermo e della Fermana, ci siamo sentiti per telefono da sempre, fino a poco tempo fa".

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Paolo Bartolomei