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Ancona: Bilancio Ancona:111 milioni di debiti e tetto mutui già sfondato per tutto il 2023

A causa dell’aumento dei tassi il comune dovrà pagare oltre 1,3 milioni solo di interessi. Già sfondato il tetto di indebitamento tramite mutui previsto per l’intero 2023. Assessore Zinni: “Ora amministrazione costipata nella capacità di spesa”

A portare il tema in bilancio in Consiglio Comunale, tenutosi nel pomeriggio di lunedì è stato il consigliere Teodoro Buontempo (Silvetti Sindaco per Ancona Protagonista), con una interrogazione rivolta all’assessore al bilancio Giovanni Zinni.IL DEBITO DI ANCONAL’assessore ha presentato in modo sintetico e riassuntivo lo stato dei conti del capoluogo dorico e la sua esposizione in termini di mutui. Alla data del 31 dicembre 2022 il comune di Ancona registrava mutui per 111 milioni di euro. Una cifra aumenta nel post covid, quando per fronteggiare i costi della pandemia prima e dell’aumento delle utenze poi il comune di Ancona aveva usufruito dello scostamento sul pagamento pe le annate 2020, 2021, 2022. I mutui avevano visto nel 2020 anche una rinegoziazione che ne aveva abbassato le rate nelle annualità 21, 22, e 23, con rialzi dal 2024 a seguire.QUANTO PESA IL RIALZO DEI TASSICome è noto i tassi di interesse stanno avendo in questo momento storico una vertiginosa impennata. Non una buona notizia per le casse comunali. È stato calcolato infatti che il comune andrà a pagare circa 120 mila euro per ogni milione di mutui. Presto fatto il calcolo indica una spesa di oltre 1,3 milioni di euro annui solo di interessi. TETTO MUTUI SUPERATO: RISCHIO CHIUSURA RUBINETTI PER IL 2023Al termine del proprio intervento l’assessore al bilancio Giovanni Zinni esprime anche la propria valutazione per il prossimo futuro per le casse del comune dorico e la sua capacità di spesa:«Uno dei motivi di preoccupazione è che il dato con cui noi possiamo indebitarci con i mutui ordinari è calcolato per 11 milioni per il 2023. Con il primo semestre del bilancio di previsione siamo già arrivati a 11 milioni e 300 mila euro». Il rischio spiega Zinni è quello di non poter contrarre ulteriori mutui, con evidenti difficolta di spesa per la neo insediata amministrazione Silvetti:«Per poter contrarre eventuali nuovi mutui saremo costretti a cercare di prendere non mutui ordinari, ma che mutui che hanno una flessibilità che non rientra in questo computo. Mutui con una contabilità più farraginosa, che potremmo non essere in grado di attivare. La capacità di manovra di questa amministrazione per i prossimi mesi, al netto di qualsiasi facile battuta sulla filiera, sarà molto costipata. Se il buon giorno si vede dal mattino qui siamo già a sera».Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


filippo alfieri