Le Marche puntano sulla produzione di idrogeno rinnovabile: bando Pnrr da 14 milioni
Idrogeno âMade in Marcheâ per lâindustria e per il trasporto pubblico locale, senza tralasciare la possibilità di utilizzarlo anche per produrre biometano o gas sintetico naturale (questâultimo valida alternativa sostenibile per la mobilità e lâelettrificazione di zone rurali o isolate).
à lâobiettivo della Regione Marche che, a breve, emanerà un bando finanziato con 14 milioni di euro del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Dopo una ricognizione sul territorio, volta a valutare lâinteresse imprenditoriale a investire sullâidrogeno verde, sono emerse le potenzialità per sviluppare linee di produzione e di distribuzione locale. Viste le premesse e lâinteresse imprenditoriale, la Regione ha partecipato alla ripartizione nazionale dei 450 milioni di euro del Pnrr disponibili per la produzione locale di idrogeno nelle aree industriali dismesse, finalizzati a creare le cosiddette âHydrogen Valleysâ: aree industriali con economia in parte basata sullâidrogeno. La ripartizione ha assegnato alle Marche 14 milioni sulla base dei criteri stabiliti a livello nazionale (valore aggiunto della produzione dellâindustria manifatturiera, popolazione residente, consumi di energia da fonte rinnovabile sui consumi finali). âLe Marche puntano a ricoprire un ruolo trainante nella transizione energetica del nostro Paeseâ, ha dichiarato lâassessore allâEnergia Andrea Maria Antonini, nella conferenza stampa di presentazione del bando. Lâidrogeno verde rappresenta una variante pulita dellâidrogeno. Non presente in natura, si produce attraverso fonti rinnovabili, senza generare inquinanti. âLe Marche saranno protagoniste del processo di decarbonizzazione delle fonti energetiche nazionali, in linea con la programmazione europea - ha ribadito Antonini â à un decennio che lâItalia soffre sul fronte delle politiche energetiche. Una carenza emersa prepotentemente proprio a seguito del conflitto ucraino che ha evidenziato scarsità di fonti e alti costi delle forniture. Ora câè una rinnovata spinta a diversificare, grazie alle risorse del Pnrrâ. La strategia regionale, anticipata dallâassessore, muove su diversi fronti. âA partire dallâidrogeno che, tramite la realizzazione di elettrolizzatori, è in grado di fornire risposte al mondo produttivo. Senza tralasciare lâefficientamento degli edifici pubblici, con un imminente bando regionale che stanzierà 1,5 milioni di euro per contenere gli oneri di gestione, specie quelli delle strutture più energivore. Stiamo lavorando poi alla predisposizione di bonus, per 2,5 milioni, a sostegno del risparmio energetico delle famiglie più in difficoltà . A breve partirà anche la nuova programmazione dei fondi Ue del Fesr, con una dotazione di altri 60 milioni di euro, sempre destinati allâefficientamento energetico e alla diffusione delle rinnovabiliâ. Attraverso il bando di imminente emanazione, la Regione Marche dà attuazione allâintervento del Piano nazionale ripresa e resilienza n. 3.1 âProduzione in aree dismesseâ, Missione n. 2 âRivoluzione verde e transizione ecologicaâ, Componente n. 2 âEnergia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibileâ. I criteri regionali del bando, illustrati da Katiuscia Grassi (PO Programmazione energetica regionale), corrispondono agli indirizzi nazionali, con adeguamenti che riguardano solo il limite massimo delle agevolazioni (14 milioni rispetto ai 20 nazionali) e le procedure di valutazione. La tempistica (stabilita dai decreti ministeriali) prevede di emanare il bando regionale entro il 31/01/2023; approvare la graduatoria entro il 31/03/2023; concedere il finanziamento entro il 05/06/2023. I progetti finanziati dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 giugno 2026. Dallâindagine di mercato preliminare sono emerse significative potenzialità regionali: le aree individuate come potenziali sono tutte aree industriali dismesse con dimensioni minime di 1 ettaro e massime di 28 ettari, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Il totale delle superfici utilizzabili sarebbe pari, indicativamente, a circa 105 ettari. Lâimporto complessivo degli interventi proposti dagli operatori si attesta sui 278 milioni di euro per 10 potenziali progetti ipotizzabili. Si è anche evidenziato lâinteresse di alcuni operatori del settore dellâenergia a fornire tecnologia a servizio dei sistemi di produzione dellâidrogeno, alla massimizzazione della produzione, allo sviluppo delle linee di produzione e di distribuzione dellâidrogeno generato.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Regione Marche