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Civitanova: Lavoratori nei campi sfruttati e minacciati, arrestato il titolare di un'azienda di Montecosaro

Un cittadino italiano di origini pakistane è finito nei guai per caporalato nei campi.

Reclutava disperati, extracomunitari, anche nei centri di accoglienza per utilizzarli con paghe di 4-5 euro l'ora, turni massacranti e senza protezioni individuali nelle campagne del Maceratese e anche del Fermano e dell'Ascolano. L'imprenditore, che aveva la sua azienda a Montecosaro, avrebbe ingaggiato dalle 30 alle 60 persone al giorno per farle lavorare nei campi. I lavoratori erano perlopiù pakistani, regolari in Italia, e venivano minacciati di morte. L'indagato avrebbe anche trattenuto parte dei compensi per vitto e alloggio. L'operazione è stata denominata "Sick Vegetables" (verdure malate) e riguarda la lotta al caporalato e sfruttamento del lavoro nel settore dell'agricoltura, con una misura cautelare in carcere, il sequestro di un'azienda e di 6 mezzi, tra auto e furgoni, utilizzati dall'imprenditore per il trasporto dei lavoratori. Il valore totale dei beni è di circa 40mila euro. A eseguirla, nella giornata di giovedì 14 settembre, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (Nil) di Macerata e la Polizia di Stato della Questura di Macerata. L'uomo è stato portato nel carcere di Montacuto di Ancona.Puoi commentare l'articolo su Vivere Civitanova


Barbara Fioravanti (Civitanova)