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Giorno della Memoria, Biancani: "Sì a un progetto di studio dedicato alle vittime della deportazione, per ampliare l'installazione delle Pietre d'inciampo"

“Non dimenticare, raccogliere, studiare e conservare i nomi e le storie di chi ha vissuto la deportazione per fare in modo che il Giorno della Memoria non sia solo una data, ma una consapevolezza diffusa per contrastare ogni forma di odio e di persecuzione razziale”.

Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani spiega l’obiettivo del progetto di studio per poter ampliare l’installazione delle Pietre d’inciampo, comprendendo anche la provincia di Pesaro-Urbino. “La nostra proposta di allargare in tutte le province marchigiane la ricerca dei nomi dei deportati e dei luoghi dove sono stati catturati è stata accolta dall’Ufficio di presidenza – comunica Biancani – Il progetto era stato intrapreso dall’Assemblea legislativa nella scorsa legislatura con il Presidente Antonio Mastrovincenzo, e tra il 2017 e il 2020 sono state installate 26 Pietre d’inciampo, partendo dalla provincia di Ancona. Ora, grazie all’approvazione da parte dell’Ufficio di presidenza di uno studio in tutto il territorio regionale, il progetto potrà allargarsi in tutte le province, anche in quella di Pesaro-Urbino”. Le Pietre d’inciampo, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono sanpietrini di piccole dimensioni con una targa di ottone, incastonati nelle vie delle città con i nomi delle vittime, in corrispondenza al luogo dove vivevano. “Recentemente, nell'ambito delle iniziative da definire per celebrare il Giorno della Memoria – spiega Biancani - l'Ufficio di presidenza ha approvato la proposta, presentata con la consigliera segretaria Micaela Vitri, di avviare un nuovo progetto di studio. Ringrazio il Presidente Dino Latini e gli altri componenti, il Vicepresidente Gianluca Pasqui e il consigliere segretario Marco Marinangeli, per aver accolto questa idea, che si lega anche a un progetto editoriale per una guida dedicata alle Pietre d'inciampo nelle Marche. Il volume verrà realizzato grazie anche ai risultati della nuova ricerca". "Vorremmo coinvolgere le scuole, i Comuni, le associazioni e la Comunità Ebraica – conclude Biancani – L'obiettivo, con l'aiuto di storici e ricercatori, è quello di far riemergere dagli archivi i nomi delle vittime e i luoghi dove sono vissuti, per poter lasciare un segno visibile della loro persecuzione. Dobbiamo fare in modo che il ricordo della Shoah sia una presenza simbolicamente diffusa negli spazi della quotidianità, nelle vie e nelle piazze, contribuendo a rendere il Giorno della Memoria non una ricorrenza, ma un monito per la nostra coscienza civile, un inciampo all’indifferenza".Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano


Andrea Biancani Vicepresidente Consiglio Regionale