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Fermo: Formare il terzo settore per rilanciare le aree interne. Amandola unisce la zona montana

Cinque comuni coesi, cinque sindaci che fanno squadra, cinque realtà che si fanno territorio. Amandola capofila, sostenuta da Smerillo, Monte San Martino, Rotella e Montedinove, il tutto per avviare un progetto di formazione e rafforzamento del terzo settore. Sabato 30 settembre un corso intensivo, intitolato 'Luoghi che parlano', presso la Sala Consiliare, per informare, istruire e migliorare il rapporto degli Enti Pubblici con il terzo settore. Marinangeli: “Obbiettivo fare rete. Lavoro collettivo per intercettare più fondi. Decisiva la rete con le imprese del terzo settore”.

Da tempo suona la stessa antifona: “Fare rete per rilanciarsi”. In pochi, nel panorama nazionale italiano, l’hanno capito, ma, tra le aree interne della zona montana, c’è chi sa quanto ‘lavorare di squadra’ possa essere utile per la crescita futura.L’hanno compreso bene Comuni e Borghi come Amandola, Rotella, Smerillo, Monte San Martino e Montedinove. Anzi, queste cinque realtà sono andate oltre, hanno compreso come sia fondante per il proprio rilancio formare una rete solida tra pubblico e privato. E allora, dentro al grande contenitore della rinascita di questo territorio, c’è anche il terzo settore, inteso come corpo unico capace di lavorare a braccetto con i Comuni.Pro Loco, Associazioni solidali, Imprese di volontariato o realtà private, unite e coese per progettare e intercettare al meglio fondi insieme al prezioso lavoro di squadra svolto dalle Amministrazione Comunali. È questo l’obbiettivo principale che c’è alla base dell’intesa creatasi tra Comuni montani e terzo settore e l’incontro di sabato in Amandola ha come scopo proprio la formazione ed il rafforzamento di chi lavora per l’interesse delle comunità, affiancando le Istituzioni Pubbliche.“Un corso intensivo di grande importanza, che si svolgerà nell’intera giornata del 30 settembre, dove saranno presenti esperti, addetti ai lavori e funzionari incaricati di illustrare ed informare quanto sia fondamentale, per il rilancio di questo territorio, la coprogettazione tra pubblico e privato – esordisce il Sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli – La rete tra noi 5 Comuni si rafforza di anno in anno, è inclusiva e con essa vogliamo migliorare ancora di più il rapporto col terzo settore. Questi corsi intensivi, come quello di sabato, sono creati nell’ottica di formare e far crescere figure fondamentali per la creazione di progetti condivisi”.Ricca, allora, la giornata di sabato 30 settembre, interamente gratuita è aperta a rappresentanti e funzionari del terzo settore provenienti da tutto il territorio. Apertura del corso intensivo affidata all’economista Pietro Marcolini, che spiegherà il valore economico degli strumenti chiave per future richieste e assegnazioni di fondi. In tarda mattinata, con Leonardo Grannoio si entrerà nella parte tecnico-burocratica. Fino al tardo pomeriggio, poi, si svolgeranno laboratori per mettere in pratica e testare gli insegnamenti acquisiti. Insomma, un corso che forma e rafforza quel rapporto tra terzo settore ed enti pubblici divenuto, al giorno d’oggi, fondante per il rilancio delle aree interne.“Siete il futuro della Regione Marche – sottolinea Bianchini Presidente regionale Arci – Queste giornate le organizziamo qui, perché in questo territorio ci sono figure capaci e con visioni lungimiranti per comprendere quanto sia determinante la rete tra Comuni e terzo settore. Grazie al Sindaco Marinangeli per aver creato una squadra così coesa con le Amministrazioni comunali. Da uno che ogni giorno si occupa di queste tematiche, posso dirvi che state lavorando nel migliore dei modi per intercettare i fondi Pnrr. Per usare bene queste risorse, la chiave di volta è fare rete e voi siete molto bravi in questo. Qui c’è un terreno fertile per sviluppare progettazioni condivise”.Fa da eco Marinangeli: “E’ grazie alla disponibilità degli altri colleghi, che sanno guardare al futuro e comprendono il vero significato della rete, che questa condivisione è stata possibile”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco di Rotella Borraccini: “Il nostro obbiettivo è non sprecare i fondi Pnrr e per farlo abbiamo compreso che bisogna lavorare nella stessa direzione, ragionando da territorio e non da singolo Paese. Ogni Comune deve viaggiare nella stessa direzione. Abbiamo la responsabilità di usare bene queste risorse”.Dello stesso avviso Monte San Martino col Sindaco Pompei: “Noi non solo facciamo rete, ma creiamo anche reti interprovinciali, ovvero uniamo un territorio che comprende ben tre province. Il segreto è lavorare col terzo settore progettando a lungo termine”.Qui non si tratta solo di politica, chiosa il Sindaco Vallesi, ma di amare e rilanciare un territorio: “Abbiamo cercato di condividere le nostre conoscenze di persone innamorate di queste zone, che cercano di capire cosa serve maggiormente alle comunità. Ad oggi, il terzo settore è molto importante per i piccoli comuni. Le associazioni sono fondamentali per il territorio ed è proprio grazie ad esse che possiamo offrire servizi ai cittadini. Nei borghi, il terzo settore deve essere finalizzato al senso civico e al bene comune”.In altre parole, l’incontro di sabato sarà di grande importanza per rafforzare quell’ottica di coprogettazione e condivisione tra pubblico e privato, anche in ottica del grande cambiamento che si avrà dal prossimo gennaio. Infatti, dal primo mese del 2024, nella presentazione di opere e progetti futuri, ad Enti pubblici e terzo settore sarà assegnato un maggiore punteggio se faranno rete e collaboreranno con coprogettazioni territoriali.Punto finale affidato alle parole del Sindaco Marinangeli: “Tutto questo nasce dall’aver fatto e condiviso tante esperienze insieme. Stiamo lavorando come territorio e non più come Comuni singoli ed isolati”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Lorenzo Cortellucci