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Vasco Rossi ad Ancona, domenica l'atteso evento al Del Conero

Sold out per il concerto di Vasco Rossi allo Stadio Del Conero di Ancona

Vasco Rossi e la sua tribù on the road again, per un lungo tour (11 date), che si concluderà a Torino il 30 giugno. Tour sold out, per un totale di oltre 690.000 biglietti (...acquistati qualche mese fa o ... custoditi per tre anni). Dopo la carica dei 140.000 a Roma Circo Massimo (11 e 12 giugno), dei 45.000 a Napoli, 41.000 a Messina, 50.000 a Bari eccoci ad Ancona allo Stadio Del Conero, sold out con 33.000 biglietti venduti, per una notte indimenticabile. Sotto il segno del funk rock Lo show è, come sempre, il più potente ed emozionante al mondo ma quest’anno ci andava il clima funky che i fiati aggiungono. La setlist “della rinascita“ è speciale per liberare tutte le emozioni così a lungo trattenute. Per farsi trasportare dall’onda delle canzoni un poco alla volta e ... salire su... su... su, fino a “prendere il volo”. Setlist ricca di novità e sorprese Le canzoni dell’ultimo album ci sono quasi tutte, la prima è “XI comandamento” e l’ultima è la title track “Siamo qui”. Le altre sono distribuite lungo le due ore e mezza di concerto, nelle prime dieci, la hit “La pioggia alla domenica”, qui nella versione originale (quella con Marracash è sulle piattaforme digitali per Save the Children) e il rock della fluida “L’amore l’amore”. Inedite a concerto perché non hanno ancora mai potuto essere eseguite dal vivo sono le recenti: “Se ti potessi dire” (2020) e “Una canzone d’amore buttata via” (2021). Le canzoni che non ti aspetti Perle ripescate dai rutilanti anni ‘80: “Amore aiuto”, Blasco ‘82 doc, un capolavoro d’ironia, mai cantato dal vivo prima (dall’album “Vado al massimo”, 40 anni quest’anno). La giocosa “Ti taglio la gola”, brano cult molto amato (dall’album “Cosa succede in città”, ‘85). “Muoviti”, da “Liberi Liberi”. Una preziosa “Toffee” d’annata con tanto di suggestivo assolo di sax (che richiama l’originale di “Cosa succede in città” , ’85. Le sue ballad L’altra faccia del rock, le sue ballad per sognare, intense e malinconiche, ci stanno... eccome se ci stanno oggi: “Un senso”, “Stupendo”, “Siamo soli”, “Senza parole” (suggestiva la clip che il regista live Pepsy Romanoff ha ideato per i megaschermi: il libro “La versione di Vasco” brucia in reverse, si ricompone dalla cenere perché le parole rimangono). Sotto il segno del divertimento Tutta la prima parte invoglia a riscoprire il piacere, di stare insieme, di sfogarsi. L’intro accende l’attesa per il KOM che a muso duro attacca “XI Comandamento”, feroce, ma questo è lo stato d’animo attuale: incazzato. Immediatamente dopo ci mette la leggerezza di “L’uomo più semplice” e “Ti prendo e ti porto via”: e questo sarà il mood da lì in avanti... ci si muove... ci si riconosce... ci si abbraccia. Sotto il segno del rock, contro la guerra Nella seconda parte rientro alla realtà, “dura” come la sequenza di brani: “Tu ce l’hai con me”, “C’è chi dice no” con cui ribadisce il suo “Fuck the war! Stop the war!” e l’attualissima “Gli spari sopra” in solidarietà con chi - sta soffrendo per una guerra che un senso non ce l’ha proprio. (appare una gigantesca piovra tentacolare metaforica). In teoria il concerto finisce con “Siamo qui”. In realtà c’è una terza parte in cui il clima si fa intimo, “e centomila occhi si voltarono a guardare il cielo con un sospiro leggero...”. Si vola alto, molto alto da “Sballi ravvicinati del terzo tipo”, cambio al basso: scende il Torre, Andrea Torresani, e sale il Gallo, Claudio Golineli, guest star. Brividi con sorprese che non ti aspetti, come “Toffee” atmosfera da unplugged. E poi ancora “Sally” (sui megaschermi parleranno le immagini di cinque donne di cinque nazionalità diverse). Per i fuochi d’artificio finali: “Siamo solo noi”, “Vita spericolata” “Canzone” e “Albachiara”... E chi la ferma più la festa?! Un’esplosione di luci spettacolari, 1500 i corpi illuminanti e potenza audio da 750.000 watt. Sul palco scorribande a chitarre sguainate, fiati che invitano al divertimento, ultima novità di quest’anno sono congas e timbales che danno un sapore afro agli arrangiamenti. C’è anche il suono magico della Lap steel guitar. Ecco i musicisti della band “migliore del mondo”: STEF BURNS: chitarra VINCE PASTANO: chitarra, cori, direttore musicale ANDREA TORRESANI: basso CLAUDIO GOLINELLI: basso, guest star ALBERTO ROCCHETTI: tastiere, piano, cori FRANK NEMOLA: cori, tastiere, programmazione MATT LAUG: batteria BEATRICE ANTOLINI: percussioni, tastiere, cori ANDREA FERRARIO: sax TIZIANO BIANCHI: tromba ROBERTO SOLIMANDO: trombonePuoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


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