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Pos obbligatorio anche per liberi professionisti: da oggi via alle multe

Il 30 giugno è il giorno in cui entrano in vigore le sanzioni per tutti i commercianti e i professionisti che non si sono ancora dotati del Pos obbligatorio, o che negano ai clienti i pagamenti cashless, con carte di credito e bancomat.

Il Decreto PNRR 2 del 30 aprile scorso ha tuttavia anticipato le sanzioni al 30 giugno 2022, rendendole operative dopo quasi 10 anni. L’obbligo ricade proprio su tutti: commercianti, negozi, liberi professionisti, e chiunque debba esigere un pagamento a fronte della cessione di beni o servizi. L’ articolo 13 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 e successivamente modificato dall’articolo 23 del Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020 prevede appunto che: “i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito”. La norma parla di vendita di prodotti e prestazione di servizi, sono quindi obbligati:- commercianti,- esercenti,- liberi professionisti ( idraulici , artigiani, commercialisti, avvocati medici, ecc). Pos obbligatorio: le multe previste Sempre il sopracitato Decreto fiscale prevede che: “nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento […] si applica […] una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.” Chi non si adegua entro il 30 giugno andrà quindi incontro a una doppia sanzione: multa di 30 euro per ogni pagamento negato, aumentata del 4 per cento del valore della transazione negata. Credito d’Imposta del 30% sulle tue commissioniScopri come richiedere il credito d’imposta e le nostre soluzioni di pagamento. Piccole imprese e pagamenti digitali tracciabili Grazie alla legge 157/2019 hai la possibilità di richiedere un credito d’imposta del 30% sui costi di commissione per i servizi di pagamento digitali. Il credito d’imposta del 30% è un’agevolazione destinata a tutte le attività che offrono un servizio di pagamento tracciabile e che nell’anno precedente hanno avuto un fatturato annuo massimo di 400.000 euro. Per fare la richiesta è necessario compilare il modello F24 dell’Agenzia delle Entrate in cui si dichiarano i costi di commissione pagati ai prestatori di servizi di pagamento. I nostri clienti con myPOS potranno risparmiare il 30% sul costo totale delle commissioni addebitate dal nostro servizio tramite credito d’imposta.Come cliente myPOS ti forniamo tutti gli strumenti necessari per fare la tua richiesta e risparmiare il 30% su quello che paghi.Maggiori info: https://www.recasystems.com/mypos/Maggiori info Pox+ Reg. di cassa integrato, soluzione all in one: https://mallbox.it/Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


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