Riforma sanitaria, Ruggeri (M5S): âImpostazione di fondo condivisibile, ma iter frettoloso e dibattito pregiudizialeâ
Dopo tre giornate consecutive di lavori, il consiglio regionale ha approvato a maggioranza la
proposta di legge della giunta per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Nel
suo intervento in discussione generale, la capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri
ha evidenziato le criticità di metodo che hanno colpito lâiter di approvazione.
âLa Giunta â dichiara la consigliera - ha imposto un dibattito contingentato nel giro di poche settimane. Lâeccessiva fretta di concludere è stata criticata anche dai professionisti e dai territori, soprattutto a fronte della radicale trasformazione prospettata sullâassetto sanitario marchigianoâ. Ruggeri ha rilevato anche la mancata contestualità con lâapprovazione del nuovo piano socio-sanitario, che conferma lâerrata tendenza della Giunta Acquaroli ad affrontare il dibattito sulla sanità in maniera settoriale e parcellizzata. Nel merito, il Movimento 5 Stelle ha espresso un voto di astensione sullâintero articolato. âTra luci e ombre, e al di là dei dettagli, â prosegue Ruggeri â lâimpianto di fondo della riforma è condivisibile, superando la centralizzazione dellâAsur con la creazione di cinque nuove Aziende Sanitarie Territoriali (AST), dotate di personalità giuridica, e prevedendo lâincorporazione dellâAzienda Marche Nord, che ha ormai esaurito la sua funzione, nella nuova AST di Pesaro e Urbino per garantire continuità tra ospedale e territorioâ. Nei giorni scorsi, la quarta commissione aveva approvato tre emendamenti presentati dalla consigliera Ruggeri a tutela della sanità pubblica e contro il rischio di privatizzazione, per una maggiore collegialità e trasparenza nei rapporti con Università e INRCA, e per abolire i concorsi unici, ritenuti pressoché unanimemente fallimentari. âLa commissione â conclude la consigliera â ha respinto altre mie proposte volte a eliminare le nuove forme di ingerenza gestionale sulle aziende territoriali e ad assicurare requisiti di chiara competenza, più che di gradimento politico, in capo ai vertici della rinnovata organizzazione sanitaria. Sono stati invece bocciati in aula tutti i miei emendamenti per il rispetto delle scelte individuali nella fase terminale della vita, per espungere altri riferimenti al ruolo dei soggetti privati, per riequilibrare le competenze tra giunta e organi assembleari e per eliminare ogni richiamo allâaggregazione delle procedure di reclutamento del personale. Il nostro voto non è stato pregiudiziale, ma differenziato per i singoli articoli in base alla condivisione nel merito e al recepimento delle nostre proposte. Lo stesso non si può dire della maggioranza che ha respinto gran parte dei nostri emendamenti, spesso trincerandosi dietro i tecnici e senza assumersi la responsabilità politica delle proprie scelteâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Marta Ruggeri Consigliere regionale M5S