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Ancona: Cantiere delle Marche, ufficializzata la cessione all'austriaca FIL Bros Family Office

Il 25% resta ai cofondatori Cecchini e Buonpensiere, che diventano rispettivamente presidente e amministratore delegato

È stata ufficializzata nella giornata di venerdì 28 ottobre la cessione delle quote di maggioranza di Cantiere delle Marche alla FIL Bros Family Office dell'austriaco Tom Schröder. Con un comunicato ufficiale l'azienda dorica ha annunciato che "è stata perfezionata l’acquisizione del 100% del capitale della società a seguito di un management buy out supportato per il 75% dall’austriaca Fil Bros Family Office mentre il 25% passa ai co-fondatori di CDM Ennio Cecchini e Vasco Buonpensiere". Cecchini, già Amministratore Delegato di CDM, diventa Presidente e Buonpensiere, attuale Direttore Sales & Marketing, assume la carica di Amministratore Delegato. Il nuovo azionista di maggioranza del cantiere anconetano, Tom Schröder, ha dichiarato: “Ho una passione smisurata per lo yachting, e ho trovato nel management e nello staff di CDM l’identica passione e voglia di realizzare qualcosa di veramente speciale e distinguente per l’industria nautica. Insieme a Vasco ed Ennio, entrambi parte fondamentale della compagine azionaria, e insieme a tutti gli impiegati, che verranno a loro volta coinvolti e incentivati ad aiutarci nel nostro progetto, continueremo - in maniera coerente con quanto fatto negli ultimi 12 anni - a consolidare la posizione di CDM tra i migliori cantieri navali al mondo. Il nostro obiettivo è consegnare 3 o 4 explorer yacht all’anno di qualità extra-ordinaria ad armatori che desiderano solcare gli oceani fino ai ghiacci eterni in sicurezza, comfort e ovviamente circondati da design e lusso, modernamente intesi. L’acquisizione è finalizzata a rafforzare e valorizzare l’attività di CDM e agevolarne un’ulteriore crescita mantenendo alla guida i fondatori Cecchini e Buonpensiere, veri artefici del successo fino ad ora conseguito dal cantiere specializzato nella costruzione di explorer yacht, vere navi in acciaio e alluminio". "Le strategie su cui si baserà la gestione del cantiere - si legge nella nota della società - saranno caratterizzate da una visione di investimento di lungo periodo e dalla volontà di sviluppare l’azienda in modo solido e pragmatico mantenendo le caratteristiche intrinseche di CDM, caratteristiche che ne hanno consentito l’affermazione a livello internazionale in così breve tempo: qualità, esclusività, grande attenzione al mondo del cliente. Grazie a queste caratteristiche, dopo solo 12 anni dalla sua fondazione, Cantiere delle Marche si classifica dodicesimo cantiere al mondo per metri di barche in costruzione nel ranking del Global Order Book 2022, appena dietro i marchi più storici e blasonati della nautica mondiale". “Gli obiettivi che ci siamo posti sono certamente ambiziosi - ha dichiarato Buonpensiere - ma al contempo solidi e realistici, in pieno stile CDM. Considerando che la produzione è interamente venduta fino al 2026 e che nei prossimi 3 anni raddoppieremo il Valore della Produzione rispetto al 2021, ci concentreremo sul consolidamento del posizionamento del marchio CDM che già oggi rappresenta un brand fortemente esclusivo: forse l’unico marchio italiano che viene considerato alla stregua dei migliori cantieri nord europei, come dimostrato dai diversi armatori che sono passati da yacht costruiti in Olanda e Germania a quelli costruiti dal Cantiere delle Marche”. “Nel corso degli anni - ha affermato il neo presidente Cecchini - siamo rimasti fedeli e coerenti alla missione che ci eravamo prefissi al momento della fondazione di CDM, tuttavia non ci siamo fossilizzati ma abbiamo saputo introdurre nuove idee, pensando in maniera non convenzionale e cercando di non seguire mai le tendenze. Al contrario, ne abbiamo create di nuove, anticipando/creando così le evoluzioni dello yachting lifestyle della nostra clientela. L’obiettivo è sempre stato quello di ideare e costruire i migliori explorer yacht destinati a un numero crescente di armatori esperti, veri navigatori ed esploratori essi stessi. Quella degli Explorer Yachts, che oggi è una tendenza riconosciuta a livello mondiale, per me e Vasco è stata fin dall’inizio una visione molto chiara circa lo sviluppo che lo yachting avrebbe intrapreso, e i risultati ci danno ragione".Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


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