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La Form nel caos, il Pd: “Guerre intestine alla maggioranza affondano una delle più prestigiose istituzioni culturali marchigiane"

“Non solo il buon senso, ma soprattutto la buona politica vorrebbe che di fronte alla allarmante paralisi che sta affossando una delle più prestigiose e autorevoli istituzioni culturali marchigiane, la giunta regionale scegliesse responsabilmente la via dell’azzeramento del consiglio d’amministrazione, al fine di restituire dignità sia all’Orchestra che alla stessa Regione Marche.

Purtroppo, ma non ci sorprende, non sembra questa la strada che intende intraprendere la nuova assessora alla Cultura Chiara Biondi, palesemente inadeguata a gestire autorevolmente il conflitto scatenatosi intorno alla nomina della direzione artistica della Form tra Lega e Fratelli d’Italia”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico, che hanno portato la mancata nomina del direttore artistico della Form in discussione nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa delle Marche attraverso un’interrogazione a prima firma del consigliere regionale Romano Carancini.“A un anno dalla nomina del nuovo Cda della Form - spiega Carancini - si è riusciti a compiere il “capolavoro” di far dimettere tre dei suoi componenti, tra cui il presidente Marco Manfredi. Il motivo è il disprezzo delle regole e la connivenza della Regione, che attraverso una propria autorevole dirigente, candidata alle ultime regionali con la Lega e membro della Commissione che avrebbe dovuto indicare  il nuovo direttore artistico, è rimasta indifferente rispetto a una manifesta indicazione "malata" di conflitto di interessi. Parlo di quella di Santa Pirruccio, direttrice generale dell’Accademia Erard, fortemente sostenuta dal vicepresidente del Cda Andrea Moncada, a sua volta segretario artistico e direttore didattico della stessa Accademia. Di fatto, un modo di appaltare l’Orchestra Filarmonica Marchigiana proprio all’Accademia Erard”.“Questo drammatico stallo - conclude Carancini - rischia di avere conseguenze molto negative sia per i lavoratori della Form che per i Comuni soci. La perdurante assenza di un direttore artistico, infatti, mina la fase di rendicontazione della stagione precedente, ma soprattutto compromette la programmazione del 2023 e la relativa richiesta di fondi statali, da trasmettere obbligatoriamente al ministero entro il prossimo 31 gennaio. Insomma, Il famigerato "modello Marche" della giunta Acquaroli, quel modello che fa posto nei ruoli di rilevanza agli amici degli amici piuttosto che investire su merito e competenze, fa una nuova vittima, quell'Orchestra Filarmonica Marchigiana che fino a oggi aveva rappresentato un'esperienza culturale di grande importanza nazionale e internazionale, nonché fucina di crescita per i giovani talenti marchigiani".Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


da Partito Democratico