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Fabriano: Uilcom: "No alla suddivisione di una parte dello stabilimento del gruppo Fedrigoni"

La segreteria territoriale della Uilcom Fabriano si è riunita nei giorni scorsi per fare il punto della situazione relativamente alle aziende del nostro territorio, del settore cartaio. In particolare al centro del confronto è stato il tema delle cartiere di Fabriano del gruppo Fedrigoni ex cartiere Miliani e della suddivisione di una parte dello stabilimento di Fabriano e Rocchetta dal resto del gruppo.

“Il sindacato ed in particolare la Uilcom – spiega la nota del Sindacato - non è stato mai d'accordo con questa operazione e lo ha sempre ribadito in ogni luogo ed in ogni incontro, anche davanti all'amministratore delegato Marco Nespolo, nonostante tutte le garanzie e le rassicurazioni pervenute da parte dei vertici aziendali. La nuova società che prenderà il nome "Giano 1264" di fatto dividerà lo stabilimento di Fabriano in due parti, e porterà ad un innalzamento dei costi di base dello stabilimento per quanto riguarda la parte gestionale ed energetica”.Premessa alla ulteriore specifica: “Nel corso dell'incontro della segreteria territoriale è stato anche evidenziato come il processo di unificazione dei parametri di secondo livello di tutto il gruppo abbia avuto una brusca frenata contraria a tutti i principi enunciati sin dall'inizio dal gruppo dirigente. Oggi abbiamo una fase di stallo di un processo che era stato avviato con la unificazione del Premio di Risultato è che doveva nella seconda fase entrare nella definizione di tutti gli altri parametri. Lo slogan "We are One" con cui il gruppo Bain Capital si era annunciato oggi sembra essere stato dimenticato in un cassetto”.La Uilcom: “Ritiene scorretto il comportamento aziendale che non rispetta gli impegni presi sin dall'inizio e ritiene troppo lento il meccanismo di valutazione di alcuni parametri territoriali negli stabilimenti marchigiani compreso Pioraco e Castelraimondo. In questa fase caratterizzata dalla forte domanda del fotoriproduttore che sta costringendo i lavoratori di questo territorio a fare i salti mortali per rispondere alla forte domanda del mercato, giudicandolo un fatto positivo in questo momento di crisi quasi generale una situazione che quindi apprezziamo tantissimo, ma a cui non corrisponde una corretta attenzione e delle risposte concrete da parte del management sulla sistemazione e sul riequilibrio interno al gruppo. In questa fase anche l'evoluzione grazie agli investimenti nelle macchine termoformatrici richiederà anche una normalizzazione della situazione con delle verifiche relative ai carichi di lavoro ed all' organizzazione del nuovo settore che saranno presto oggetto di un confronto tra le parti”.Conclude la segreteria territoriale della Uilcom: “Nelle prossime settimane continueranno gli incontri su tutti i processi in atto e la segreteria territoriale tramite la RSU dove la UIL rappresenta la maggioranza assoluta, farà sentire la propria voce per tutelare questa azienda e questo territorio in ogni modo".Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


Daniele Gattucci