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Giovani Democratici: la Regione va contro i cittadini coinvolti nelle recenti scosse di terremoto

Ha qualcosa di sconcertante e pauroso la bocciatura della maggioranza Acquaroli della mozione consiliare
presentata dalla minoranza nei gruppi Partito Democratico, Rinasci Marche e M5S che avrebbe proposto la
richiesta al governo nazionale dello stato di emegenza per quelle zone dove negli ultimi giorni i cittadini, le
imprese e gli enti locali possono aver subito danni agli immobili. Ciò comporta che non arriveranno
finanziamenti per queste vittime. Cifre utili a ripristinare edifici come case, scuole, attività commericali.

Ciò che lascia ancor più a bocca aperta per questo disinteresse sono le dichiarazioni del capogruppo della Lega, Renzo Marinelli il quale dichiara che non si può richiedere lo stato di emergenza perché può danneggiare il turismo e le prenotazioni. La domanda sorge spontanea: le famiglie cosa dovrebbero fare? Chi deve lavorare e ha un’attività danneggiata come si mantiene? Appare evidente che la giustificazione è al quanto debole ed inadeguata alla situazione. Marinelli sa benissimo come nel terremoto del 2016 sia stata troppa l'attesa. Ora vuole lasciare di nuovo senza nessuna assicurazione i cittadini. Il sisma di allora è stato devastante, con città chiuse, zone rosse ancora esistenti, migrazioni di massa, famiglie e giovani senza prospettive. Da quell’evento questa maggioranza non ha davvero imparato nulla? Oggi sappiamo quanto sia importante investire nella sicurezza sismica, e nonostante ciò si continua a scegliere un’altra via, il “far finta di nulla finchè tutto va bene”, sperando che tragedie come quella del 2016 non si ripetano. A dargli man forte il collega di partito Luca Serfilippi, che sottilinea come le prime immagini di danni legati al sisma siano quelli della stazione di Ancona. Danni, che afferma Serfilippi, sarebbero avvenuti ugualmente. Con questa affermazione il Leghista, con un clamoroso autogol, non solo ammette lo stato pietoso delle nostre infrastrutture e l’evidente necessità di interventi, che lo stato di emergenza aiuterebbe a porre in essere, ma denota anche una certa preoccupante leggerezza ed incapacità di capire la necessità di agire subito. In una zona sismica come la nostra, attendere vuol dire aumentare il rischio. A detta dei leghisti quindi, la mozione non è da bocciare, ma da rimandare. Rimandarla forse a quando non la premier starà un po' più serena e non in fase di bilancio. Sembra quasi che la giunta Acquaroli non voglia dare ulteriori grattacapi ai suoi colleghi di Governo. Il problema è che per preservare al serenità dei suoi, mina quella dei cittadini.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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