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Pesaro: Bambino autistico in attesa 7 ore, i responsabili del Pronto soccorso: "Presentava condizioni cliniche stabili"

In relazione all’articolo pubblicato sulla stampa locale, relativo all’attesa di un ragazzo autistico giunto in PS Pesaro per crisi epilettica, intervengono, con propria nota, il Direttore Sanitario e il Responsabile di Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, precisando quanto segue.

Per quanto riguarda l’aspetto clinico il ragazzo all’arrivo in PS presentava condizioni cliniche stabili, parametri vitali nella norma ed era nella fase post critica della crisi epilettica. Durante l’attesa, che a causa dei numerosi casi in carico al pronto soccorso si prolungava per alcune ore, sono stati eseguiti gli esami clinici, di laboratorio e strumentali utili ad approfondire le cause della recente crisi. Questa Azienda sta lavorando da qualche mese per creare dei percorsi di accoglienza per i pazienti più fragili con disabilità di vario grado per evitare che la loro presa in carico avvenga in ambienti affollati e che non vi siano attese prolungate (progetto DAMA). Spiace però constatare che il percorso che si sta sviluppando, appunto perchè in fase di costruzione passo a passo, ancora non sia stato in grado di intercettare questo caso particolare. Ad oggi è stato elaborato una procedura trasversale, molti professionisti sono stati formati, sono stati individuati percorsi per gli accessi programmati, stanze idonee e spazi tranquilli, momenti di preparazione ed a ciò stanno lavorando una segreteria dedicata, neuropsichiatri, psicologi e medici di diverse specialità. Il percorso in urgenza, molto più imprevedibile e più difficile da sviluppare che non quello programmato, necessita di più tempo per essere portato a regime, tanto più che l'accesso in PS del ragazzo è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando purtroppo il servizio di accoglienza dedicato ancora non è fruibile h24, cosa che invece sarà il nostro obiettivo nei mesi a venire. Questo evento dimostra ai professionisti coinvolti (in realtà tutti i dipendenti di AORMN) che il percorso che stiamo faticosamente intraprendendo con le risorse limitate che possiamo dedicare è davvero una necessità cogente e ci auguriamo che lo sforzo organizzativo e culturale che stiamo investendo su questo progetto possa arrivare a coprire sia i percorsi programmati - già attivi - che quelli in urgenza nelle 24 ore e non solo appunto in alcune fasce come ad oggi avviene. Questo episodio che ci ha coinvolti emotivamente ci sprona ad accelerare e ad evidenziare le difficoltà e le criticità che dovremo affrontare e risolvere.Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro


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