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Potenziamento dei centri antiviolenza: lavoro e supporto per minori

Sdegno e ferma condanna verso ogni azione di violenza fisica, verbale e psicologica nei confronti delle donne. Sono quelli che vengono espressi nella risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale dopo la seduta aperta per la presentazione del “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nelle Marche”.

L’atto impegna il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi e a sollecitare tutti i livelli istituzionali per potenziare la presenza sul territorio marchigiano di una rete omogenea dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con adeguate risorse economiche, anche per continuare  garantire personale adeguatamente formato. Inoltre, si chiede di individuare iniziative di sostegno ai minori vittime di violenza assistita e agli orfani che perdono la madre a seguito di un femminicidio;  di potenziare i servizi di trattamento e recupero per gli uomini maltrattanti e abusanti; di continuare a promuovere percorsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare riferimento alla parità tra i sessi, nonchè alla prevenzione della violenza di genere.Tra le richieste formulate un aumento del raccordo fra scuola, servizi territoriali e consultori familiari per intervenire più efficacemente rispetto alle politiche educative sull’uguaglianza e sulla parità di genere e iniziative per supportare l’occupazione e l’autosufficienza delle donne al fine di ridurre la dipendenza economica del partner. Da ultimo,  l’attivazione e/o l’implementazione di forme d’inserimento lavorativo agevolate in favore delle donne vittime di violenza, nonchè politiche di prevenzione,mediazione e composizione dei conflitti, con particolare riferimento all’ambito familiare.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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