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Crescono le esportazioni delle Marche, Cardinali (Confindustria): "Ora necessarie misure strutturali per lavoro e crescita"

Nei primi nove mesi del 2022 l’export italiano mostra una crescita molto sostenuta (+21,2% rispetto allo stesso periodo del 2021) e diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse.

Le Marche crescono dell’89,4%, una performance molto positiva dovuta principalmente alle maggiori vendite di prodotti farmaceutici (+642,8%). Al netto della variazione del comparto farmaceutico la crescita dell’export delle Marche risulta in linea con la media nazionale e pari al +20,6%.Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è salito dal 2,4% al 3,7%; la crescita ha riguardato sia le vendite verso i Paesi Ue (+87,6%) sia, soprattutto, quelle verso i Paesi extra Ue (+91,7%).“Un risultato particolarmente significativo per la nostra regione - ha commentato il Presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali – trainato dal comparto farmaceutico ma che ha coinvolto tutti i principali settori di specializzazione. L’industria manifatturiera marchigiana continua a reggere in termini di produzione e vendite a fronte di costi altissimi, difficoltà di approvvigionamento di materie prime e beni intermedi, aumento di costi e tempi di trasporto, rialzo dei tassi di interesse, minore liquidità disponibile a causa delle bollette energetiche ed erosione progressiva dei margini che rende sempre più difficile gli investimenti. Non sappiamo però - ha proseguito Cardinali – per quanto ancora riusciranno a resistere le nostre imprese se non si interverrà con misure strutturali e coraggiose su lavoro e crescita.”Scendendo nel dettaglio dei dati regionali, l’export del comparto farmaceutico risulta cresciuto di sette volte rispetto allo stesso periodo del 2021 ma crescono in modo consistente anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi (+5%), di metalli e prodotti in metallo (+25,6%), di pelli e calzature (+33,4%), di apparecchi elettrici (+6,7%), di altri mezzi di trasporto (+121,7%), di articoli in gomma e materie plastiche (+18,3%),  di mobili (+5,9%), di sostanza e prodotti chimici (+14,9%), di articoli di abbigliamento (+28,6%), di prodotti alimentari e bevande (+23,5%), di carta e prodotti di carta (+20,6%), di prodotti petroliferi (+250,5%), di legno e prodotti in legno (+29,6%), di prodotti tessili (+27,3%).A livello provinciale si registra l’aumento delle esportazioni in tutte le province: Ancona (+23,4%), Macerata (+25,3%), Fermo (+35,3%), Pesaro Urbino (+18,8%). Ad Ascoli Piceno il valore delle esportazioni è risultato quintuplicato (+401%) influenzato dall’andamento dei prodotti farmaceutici (+680,9%).Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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