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Senigallia: imprenditrice schiacciata dalla crisi mette in vendita un rene

Una nota commerciante senigalliese ha inviato una lettera ad alcuni quotidiani raccontando la sua storia, le difficoltà incontrate a causa della crisi e della tassazione e la sua disperazione, fino alla decisione drastica di mettere in vendita un rene ed un polmone. Un gesto estremo che va contro la legge ma che la dice lunga sulle difficoltà economiche di questo tempo.



Ecco la lettera della donna, dalla quale ovviamente abbiamo eliminato il nominativo.





"Spett.le redazione,


sono una cittadina Italiana di 36 anni, sono, a detta di Brunetta, un bamboccione fra i tanti. Figlia di un imprenditore edile morto sei anni fa di tumore al polmone, sorella di un ex imprenditore edile con più di 50.000 euro di debiti, disoccupato, che ha chiuso l'attività all'inizio di quest'anno, attività che in precedenza fu di nostro padre. L'attività è stata chiusa per cause indipendenti da noi:
(un esproprio - ndr) ci ha portato via 30 anni di attività di mio padre con un indennizzo pari alla vertiginosa cifra di 1.000 euro l'anno.





Ho voluto credere nel progetto del prestito d'onore erogato dalla regione Marche e ad ottobre 2011 sono diventata una commerciante. Ma veniamo al punto: vivo con mia mamma che con la sua pensione di 850 euro non solo porta avanti la casa pagando bollette e tutto il resto, ma con quei soldi paga il mutuo sulla casa che ci ha lasciato mio padre e che abbiamo dovuto ipotecare di nuovo x cercare di pagare i 50.000 euro di debiti di mio fratello, nella speranza che presto avrebbe trovato lavoro.





Io ho le mie belle tasse da pagare, le fatture, le bollette e cerco di aiutare, ma il buco in banca sembra allargarsi sempre di più. Per ottenere il fido di 5000 euro ho dovuto acquistare 900 euro di azioni della mia banca.





Come se non bastasse, oggi la mazzata finale: x 3 mesi di attività (nel 2011) devo pagare una tassa di 2.100 euro. Mio fratello, che da agosto del 2011 non lavora, ne deve 9.500. Per pagare una simile cifra dovrebbe aver guadagnato puliti almeno 30.000 euro...ma se li avesse guadagnati non avremmo tutti questi debiti. Così la mia prima idea è stata di mettere un annuncio in cui ho intenzione di prostituirmi, ma a me servono tanti soldi, e subito, così, considerando che sono in possesso di 2 polmoni e 2 reni, ho deciso di metterne in vendita uno per tipo... Vi sarei molto grate se voleste pubblicare il mio annuncio. (Qui l'imprenditrice inserisce i suoi contatti, che la redazione non intende pubblicare).





Termino questa lettera ringraziando l'attuale governo e tutti i governi precedenti. Ringrazio deputati, senatori e politici tutti che si sono arricchiti a spese di noi poveracci, ma che ci hanno lasciato in proprietà almeno le nostre parti del corpo. In tempi di crisi sono beni preziosissimi che possiamo rivendere nel caso in cui avessimo ancora troppo amore per questa vita che ci impedisce gesti estremi come il suicidio".





Una lettera che non può lasciare indifferenti, nemmeno se si trattasse solo di una provocazione. La redazione resta a disposizione di tutti coloro che, in maniera legale, possano far qualcosa per aiutare la nostra concittadina.

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Michele Pinto