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Fabriano: Visita a sorpresa di Luca Cordero di Montezemolo alla Loccioni di Rosora

“Nella mia vita ho fatto tanti mestieri diversi, ma tutti avevano tre fari di riferimento più una cornice: il primo
faro è che il patrimonio più grande che un imprenditore possa avere sono le persone; il secondo è la qualità
e l’eccellenza reale del prodotto, al di là della comunicazione e della pubblicità; il terzo è un’attenzione
maniacale al cliente. Questi tre fari stanno dentro la cornice della passione, la sola che ti spinge a rendere il
lavoro una bellissima avventura”.

Così ha iniziato la sua testimonianza Luca Cordero di Montezemolo imprenditore, dirigente d’azienda, politico, presidente di associazioni, cavaliere del lavoro, davanti ad una sala Marzo gremita di volti giovani e dagli occhi spalancati per la sorpresa. Ed ha aggiunto che quello ha trovato in Loccioni è la concretizzazione di questi punti fermi, la realizzazione della migliore imprenditoria italiana, quella che coniuga voglia di futuro e memoria del passato. Atterrato in elicottero (“non è mio, me l’ha prestato un amico” ha tenuto a precisare) nel prato dell’impresa lungo le sponde dell’Esino, accolto da Enrico Loccioni con i figli Claudio e Maria Cristina e da diversi collaboratori, dopo una visita nei laboratori dove si sviluppano i più sofisticati sistemi di alta tecnologia made in Italy che vanno in tutto il mondo, con generosità l’avvocato ha condiviso passaggi della sua vita ed aneddoti divertenti, i suoi ispiratori e i suoi valori fondanti, del tutto in linea con quelli dell’impresa famiglia e del contesto speciale in cui l’incontro era inserito, quasi fosse “uno di casa”. L’incontro si inserisce nella cornice del Marzo Loccioni, il mese dedicato all’impronta culturale che la Signora Graziella Rebichini (moglie di Enrico Loccioni e madre di Cristina e Claudio) ha lasciato nell’impresa: “La cura del dettaglio, la soddisfazione del cliente, il sorprendere con un atto di gentilezza, la curiosità in una domanda, l’attenzione agli sprechi, la determinazione nel fare bene, l’amore per il proprio lavoro, il rispetto per le persone, il farsi rispettare, le cose che contano e quelle che si contano”. E soprattutto la ricerca dell’eccellenza in quello che si fa ogni giorno, che è la cifra stilistica dell’ospite di questa giornata e che più di una volta ha ribadito. Attraverso un calendario di eventi dedicati ai collaboratori, alle loro famiglie e all’intera comunità di lavoro, si rafforza con il Marzo il senso più alto del lavoro, si condividono i valori fondanti, si guarda insieme verso il futuro e ci si diverte! È la settima edizione del Marzo Loccioni e ogni anno le varie iniziative, vengono raccolte in un volume fotografico. Vi si incontrano i volti televisivi di Corrado Formigli e Ferruccio De Bortoli, quello cinematografico di Pupi Avati, le parole illuminanti dei professori Zamagni e Coda, l’umanità del Cardinale Menichelli, l’umiltà del campione del mondo Andrea Zorzi. Lo scorso anno ha visto le testimonianze tra gli altri di Francesco Starace, Stefano Domenicali, Jarno Trulli, Amalia Ercoli Finzi, per concludersi con il grande Piero Angela. Nei loro sguardi qualcosa di diverso, quella voglia di donare valore alle persone, di contribuire alla bellezza di questa comunità di lavoro, esserne parte per un momento. Questi incontri sono parte integrante di un percorso formativo continuo e allargato, che alimenta nel territorio una comunità ampia di apprendimento, con il fine di divulgare cultura d’impresa e imprenditorialità. Tante le iniziative anche per le famiglie e i bambini, la passione della Signora Graziella, in cui l’elemento sorpresa si fa cifra didattica ed educativa, in cui il confine tra scuola e lavoro, tra famiglia e impresa, tra generazioni si annulla in virtù dell’armonia, della bellezza dello stare insieme. Perché la bellezza fa bene alla mente e al corpo, migliora la qualità della vita, genera piacere ai sensi, riporta in equilibrio, crea benessere. In definitiva è uno strumento di felicità. Ed è questo il fine più alto di un certo modo di fare impresa.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


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