
Fano: Giornate Fai di Primavera: da venerdì a domenica porte aperte a Palazzo Castracane
Una dimora privata di solito chiusa al pubblico, ma di grande fascino e ricca di storia. Ã Palazzo Castracane, la location fanese scelta dal gruppo locale per le Giornate Fai di Primavera previste per il 25 e 26 marzo.
Lâedificio - che sorge nel centro storico e si estende dalla via omonima fino a via Garibaldi per circa 3 chilometri quadrati â conta ben tre cortili interni. Il corpo principale è stato edificato nei primi anni del sedicesimo secolo. Il palazzo ha poi subito diversi restauri, soprattutto nellâ800, oltre a quelli successivi al terremoto del 1930 che provocò il crollo del secondo piano.âIn contrasto con lâausterità monumentale della facciata â sottolineano dal Fai -, il palazzo è in realtà al suo interno uno scrigno di bellezza sconosciuto. Qui si conservano due mappamondi cinquecenteschi del Corelli, motivo per cui venerdì pomeriggio (solo per iscritti FAI) e sabato mattina, sarà possibile visitare la Sala dei globi della Biblioteca Federiciana che custodisce altri due mappamondi del noto cartografoâ.La visita, a cura del gruppo Fai di Fano, partirà appunto già da venerdì 24 â dalle 15 alle 18 30, con un momento musicale alle 17 nellâandrone del palazzo in collaborazione con il conservatorio Rossini di Pesaro â e proseguirà sabato e domenica dalle 10 alle 12 30 e dalle 15 alle 18 30. Unâoccasione, dunque, per sensibilizzare occhi, menti e cuori alla bellezza che ci circonda. E che troppo spesso non vediamo. La missione del Fai è proprio questa: restituire il degno valore a luoghi speciali che ci raccontano un pezzo di storia â che è anche nostra -, proteggendoli e facendoli conoscere ai turisti e soprattutto a chi vive attorno a certi tesori senza neppure accorgersene. Questo il senso di una due giorni che anche questâanno si ripete con un ricco programma che tocca ogni angolo dâItalia. Un appuntamento reso possibile dallâimpegno di delegati, volontari e apprendisti ciceroni che ci esortano ad avere uno sguardo nuovo sulle cose. Al di là dei âsolitiâ monumenti, per far luce su quelle piccole grandi storie che sono nascoste soltanto agli occhi di chi non sa, non vuole, o semplicemente non ha il tempo di guardare.âIn questa edizione â ha proseguito il Fai - sarà possibile recarsi direttamente ai tavoli di accoglienza e rivolgersi ai volontari senza prenotazione preventiva. Tutti i visitatori potranno sostenere il Fai con un contributo suggerito a partire da 3 euro. Una donazione per aderire alla missione della Fondazione e per garantire la sua costante azione di salvaguardia del patrimonio italiano di arte e natura. Sarà anche possibile rinnovare lâiscrizione ai tavoli di accoglienza presenti nei vari beni aperti per lâoccasioneâ. Tante le opportunità anche nel resto della provincia di Pesaro Urbino: le trovate tutte qui.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano
Simone Celli