
Scuole a rischio chiusura nelle aree interne, Mangialardi e Vitri: âUn problema urgente che interessa intere comunità , ma la destra non sa dare risposte"
âIl tema della riorganizzazione della rete scolastica e il rischio di ridimensionamento o persino chiusura di molti istituti a causa del limite minimo di 900 studenti introdotto nellâultima legge di stabilità dal governo Meloni, sono argomenti seri, che interessano direttamente la vita quotidiana di giovani, famiglie e intere comunità .
Il fatto che questo problema non sia sentito né dalla giunta regionale né dalle forze di centrodestra, la dice lunga sulla scarsa sensibilità dellâormai famigerato Modello Marche. Dunque, non ci sorprende che la maggioranza abbia bocciato una nostra mozione che impegnava il presidente Acquaroli ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni, la presidenza del Consiglio dei Ministri e i gruppi parlamentari per esprimere la contrarietà della nostra Regione a quel coefficiente e la volontà di ripristinare lâattuale soglia. Ciò che invece ci lascia davvero senza parole, è ancora una volta lâatteggiamento del capogruppo di Fratelli dâItalia Carlo Ciccioli, che non perde mai occasione di dimostrare tutta la sua inadeguatezza a ricoprire ruoli istituzionaliâ.A dirlo sono il capogruppo regionale del Partito Democratico e la consigliera Micaela Vitri. âEâ ormai prassi consolidata - sottolineano Mangialardi e Vitri - che quando il centrodestra non sa o non vuole dare risposte ai problemi concreti dei cittadini, come un mago che tira fuori dal suo cilindro il coniglio rosa, mette in campo Ciccioli per sviare le questioni e trasformare il civile dibattito in una squallida gazzarra. Ricondurre, come fa il capogruppo di Fratelli dâItalia, il rischio di chiusura di tante scuole alla ormai stantia e noiosa polemica ideologica sul gender, testimonia chiaramente la totale mancanza di idee e di visione di questa destra intollerante e demagogica. Non è però nostra intenzione prestarci a queste inutili perdite di tempo, anche perché abbiamo già dimostrato più volte in consiglio di avere proposte concrete ed efficaci. Ci piacerebbe solo spiegare a Ciccioli che il problema della denatalità non câentra nulla con quanto sostiene, ma riguarda in maniera drammatica la disoccupazione, la precarietà e il basso potere dâacquisto di salari e stipendi che impedisce a tanti giovani di crearsi una famiglia e di vivere una vita indipendente. Sappiamo però che sarebbe tempo sprecato, sia con lui che con questa destra, il cui carattere sempre più antipopolare oggi, solo per fare un esempio, trova la sua massima espressione nella presidente Meloni che si dichiara fortemente contraria allâintroduzione del salario minimoâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
PD Marche