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Fano-Grosseto, maretta tra Ceriscioli e Seri. Il primo cittadino fanese: "Deve essere una priorità"

"Non ci sono più i presupposti per tenere aperto il progetto Centralia" aveva detto Cerisciolinell'ultimo incontro tra la Giunta Regionale e i sindaci, tenutosi a Urbino giovedì 23 luglio. Centralia è una Società per Azioni costituita nel novembre del 2014 da un accordo tra l'Anas e le Regioni Marche Umbria e Toscana per la realizzazione della Fano-Grosseto. Ora il primo cittadino fanese, Massimo Seri, pretende spiegazioni dal viceministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini.

Tutto comincia il 23 gennaio 2015, quando l'autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha ribadito che il contratto di disponibilità (in vigore con la società Centralia) non può essere utilizzato per la costruzione della superstrada dei due mari. Non solo: la società che doveva effettivamente realizzare il tratto stradale per conto di Centralia non ha mai presentato un reale progetto. Non c'è mai stato e i vertici nazionali lo sapevano da inizio anno. L'Anas ha quindi inviato alla Regione Marche una lettera, risalente a qualche settimana fa, in cui l'azienda statale per la gestione delle strade chiede al neo governatore Ceriscioli di accantonare definitivamente la convenzione Centralia. Da qui i fatti si ricollegano alle dichiarazioni rilasciate da Ceriscioli.

Si tratta di porre fine a un accordo faticosamente raggiunto fra tre enti regionali e uno statale, visti i tempi lunghi della nostra burocrazia. Non ci sta il sindaco Massimo Seri che replica in conferenza stampa: "La notizia ci ha molto sorpreso ma ne prendiamo atto. Il fatto è che, quando a governare il ministero delle infrastrutture c'era Lupi, le posizioni erano completamente diverse. Non mi resta altro da fare che contattare il viceministro Riccardo Nencini (appartenente al Psi come Seri ndr) e chiedere tutte le spiegazioni del caso. La Fano-Grosseto rappresenta una grande priorità per il nostro territorio perché Fano è il naturale sbocco del Centro Italia sull'Adriatico e creare finalmente un collegamento che unisca i due mari è di fondamentale rilievo. Dobbiamo capire cosa ha veramente intenzione di fare il Governo e, in caso, dove recuperare i fondi".

Per non parlare dell'aspetto più pratico: la nuova (ormai ipotetica?) superstrada, innestandosi alla E45 Cesena-Terni, dimezzerebbe la durata del tragitto tra Fano e Roma. Ma Seri parla anche delle ricadute a livello locale che questa scelta comporta: "Per avere l'approvazione di tutti i Comuni coinvolti, ogni amministrazione locale ha dovuto mettere mano al proprio piano regolatore. Un percorso faticosamente concordato che è stato oggetto di dibattito soprattutto nell'Alta Val Metauro (la superstrada avrebbe deturpato i paesaggi di Piero Della Francesca ndr), senza parlare della Guinza, galleria ancora incompiuta".

Ceriscioli - conclude Seri - si è impegnato a cercare nuove soluzioni nel mese di settembre. Io, invece ,ritengo che sia meglio procedere per lotti, a partire dal completamento del traforo della Guinza. Quando il governatore regionale parla di soluzioni diverse vorrei capire a cosa faccia riferimento".

 

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Francesco Gambini