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Due anni dopo il sisma: in molti ancora senza Casa

Sono trascorsi due anni dal tragico terremoto che ha colpito l' entroterra marchigiano.

Durante questo lungo periodo, gli abitanti delle zone colpite dal sisma, rimasti senza abitazioni, si sono adattati a vivere in situazioni estremamente difficili: dormendo in tenda, in camper, in auto, per poi essere ospitati in strutture ricettive specialmente sulla costa.

Qual' è oggi la situazione attuale per tutte queste famiglie in attesa di una nuova e definitiva sistemazione?

Dopo due anni, sono finalmente arrivate le case dello Stato, realizzate con un appalto indetto dalla Protezione Civile, con un costo complessivo di un miliardo e 188 mila euro. 

A Visso, le ultime case sono state consegnate poco più di due mesi fa, ma nelle ultime settimane, molte persone sono di nuovo sfollate.

A causa di grandi carenze, nei materiali usati per costruirle, molti cittadini sono stati costretti a lasciarle per consentire di ripetere i lavori e sistemarle nuovamente.

Dopo i dovuti accertamenti, si è scoperto che in molte abitazioni i pannelli del soffitto sono impregnati d' acqua, con muffa che si ripresenta continuamente ed i tetti, costruiti in modo semi piano, potrebbero cedere e quindi crollare sotto il peso della neve, se abbondante.

Una situazione inaccettabile, che ha portato nello sconforto coloro che stanno vivendo quest'ennesimo dramma e che da due anni non riescono ancora a ritrovare serenità riappropriandosi della propria quotidianità.

La Procura di Macerata, ha aperto un' indagine sull' intera vicenda per capire di chi siano le reali responsabilità; è stato detto che è mancato un controllo adeguato durante lo svolgimento dei lavori; che i materiali non sono stati conservati in modo corretto, addirittura sono stati lasciati esposti a pioggia e neve; che i lavori sono stati eseguiti  con tempistiche, che non hanno consentito di svolgerli in modo scrupoloso, perché bisognava rispettare i tempi di consegna stabiliti.

Nel frattempo, chi davvero sta pagando per questi sbagli, sono tutti quei cittadini che finalmente, erano giunti ad avere una propria casa; i soldi pubblici, impiegati per questi lavori, non sono bastati a garantire un nuovo inizio a tutte queste famiglie a cui va la massima solidarietà.

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Barbara Palombi