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Servizi postali nei piccoli comuni: Terzoni (M5S), "Finalmente si avvia il riequilibrio territoriale a favore delle aree interne"

"La Legge Realacci-Terzoni sui piccoli comuni* approvata a fine 2017 sta portando a risultati concreti anche per le Marche. Infatti Poste Italiane, recependo alcune indicazioni della norma - si pensi al comma 2 dell'Art.9 - ha finalmente cambiato rotta e sta scommettendo sui piccoli centri del paese.

I primi dati comunicati dall'Amministratore delegato Del Fante, dalla creazione di un ufficio centrale per il dialogo con i piccoli comuni all'impegno di non chiudere uffici postali nei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, dall'abbattimento delle barriere architettoniche in 151 comuni italiani alla copertura con sistemi WI-FI in 1211 centri, dimostrano un'attenzione diversa ai diritti dei cittadini che abitano nelle aree interne del paese e in generale nei comuni di piccole dimensioni. Esprimo la mia soddisfazione per i frutti di un lavoro che viene da lontano" così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sul rilancio dei servizi postali nei piccoli comuni.

"Per troppo tempo abbiamo dovuto assistere alle proteste - basti pensare a quelle del 2012 e del 2015 ad Ancona - di sindaci, sindacati e singoli cittadini per i continui tagli ai servizi nei piccoli comuni, con riduzioni selvagge degli orari e addirittura soppressione di interi uffici periferici. Ci siamo fatti carico di queste criticità e la legge che ho avuto l'onore di contribuire a scrivere e far approvare dal Parlamento ha chiarito che i cittadini che vivono nelle aree un tempo ritenute marginali non sono di serie "b" ma assolvono al fondamentale ruolo di presidio di un territorio dagli enormi valori paesaggistici, naturalistici, sociali e culturali. Aree che producono anche servizi ecosistemici per i grandi centri urbani. Si pensi ad esempio all'acqua.

È fondamentale riequilibrare il divario di servizi tra aree densamente abitate e le zone interne anche perché lo spopolamento, anche a causa del sisma, è ormai una vera e propria piaga. Sono inaccettabili i tassi di abbandono dei centri dell'Appennino marchigiano che stanno perdendo quote di popolazione a ritmo inimmaginabile in pochi anni. Le istituzioni dovrebbero seguire i principi di questa legge anche supportando aziende ed imprese che vogliono scommettere su questi territori. Ringrazio quindi Poste Italiane per aver avviato un programma specifico per i piccoli centri dando l'esempio" conclude la Terzoni.

*LEGGE 6 ottobre 2017, n. 158 "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonche' disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni."

**2. Al fine di perseguire l'obiettivo della coesione sociale e territoriale, in conformita' alla normativa europea e nazionale, e fermo restando il rispetto della normativa regolatoria di settore, i piccoli comuni, anche in forma associata, d'intesa con la regione, possono proporre, sulla base delle modalita' stabilite nel contratto di programma tra il Ministero dello sviluppo economico e il fornitore del servizio postale universale, iniziative volte a sviluppare, anche attraverso l'eventuale ripristino di uffici postali, l'offerta complessiva dei servizi postali, congiuntamente ad altri servizi, in specifici ambiti territoriali, individuati tenuto conto di ragioni di efficienza e razionalizzazione della fornitura dei medesimi servizi e valorizzando la presenza capillare degli uffici postali appartenenti al fornitore del servizio postale universale. Di tali iniziative e' data informazione da parte del fornitore del servizio postale universale al Ministero dello sviluppo economico e all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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