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Fermo: Roberto Rossetti torna in scena con La Tempesta di William Shakespeare

Abbiamo incontrato Roberto Rossetti, attore e regista elpidiense, esponente di spicco del musical in Italia, che ci ha raccontato i progetti a cui sta lavorando, e non solo.

Reduce dal grande successo ottenuto dalle quattro anteprime de “La Tempesta” di William Shakespeare al Teatro di Santa Vittoria in Matenano, nell’ambito della manifestazione Festival Storie, insieme alla Compagnia della Marca, a cui ha dato i natali insieme a Fabio Tartuferi, Roberto Rossetti ci ha parlato della nascita di questo progetto e dei suoi prossimi impegni, teatrali e non. “Questa è la quinta stagione per la Compagnia della Marca, che nasce con “Salvatore Giuliano” ed “Edda Ciano, tra cuore e cuore”, entrambi musical di Dino Scuderi, che sono state le nostre due prime produzioni. Un teatro musicale italiano, con uno stile nuovo ed originale. Abbiamo però sempre pensato sia non corretta la distinzione tra musical e prosa: il teatro è sempre teatro, la recitazione è sempre recitazione, cambia soltanto il modo in cui si fa, perché purtroppo, e sempre più spesso, ci si improvvisa in questo antico e sacro mestiere. Nel corso degli anni abbiamo pensato di rendere più vario il pacchetto di offerte artistiche della nostra produzione allestendo “Aprite i vostri occhi”, che è una prosa scritta da me per il Ministero della Cultura, del Turismo e Legambiente, con gli accompagnamenti musicali del Maestro Paolo Carlomè, e “Alkimia”, spettacolo di clownerie con Ilaria e Silvia Gattafoni, con la regia di Giacomo Gamba. Poi è arrivata l’idea di fare uno spettacolo di pura prosa: volevamo fare una commedia. Mentre ragionavamo su quale potesse essere la scelta migliore, mi chiama la Maestra Gabriela Eleonori, mia insegnante di teatro del primo periodo di studi. Lei aveva un desiderio, una necessità, importante per la sua carriera giunta ad una maturità adatta per affrontare questo lavoro. Ciò che mi ha riempito di orgoglio è stata la convinzione della Maestra di poterlo fare solamente con la nostra realtà teatrale. Da lì è iniziato tutto. Abbiamo deciso di fare un corso preparativo per uno spettacolo shakespeariano, senza pensare al debutto. Avremmo deciso più avanti con la Maestra quando iniziare un allestimento. E così è stato: Gabriela Eleonori ha scelto il cast ed il risultato è davvero straordinario. Tra gli altri c’è anche Manu Latini, collega che ho conosciuto nel 2012 grazie all’amatissimo Renzo Luciani, nel periodo in cui ero direttore artistico del Villaggio Verde Mare, mia palestra artistica come regista. Dalla collaborazione tra me e Manu è nata la possibilità dell’allestimento e delle anteprime a Santa Vittoria in Matenano, all’interno del Festival Storie. Ne “La Tempesta” – prosegue Rossetti – sono Calibano e rappresento le bassezze umane. Uno dei ruoli più difficili che io abbia mai fatto. Il personaggio è venuto fuori dalle improvvisazioni, e dal lavoro, con molta onestà e senza nessun artifizio. Mi diverto a farlo, nonostante la fatica fisica per metterlo in scena. La figura di Calibano, essendo il figlio del diavolo, viene rappresentata come un demone, e quindi spesso si cade nello stereotipo durante la costruzione del personaggio. Noi abbiamo lavorato su tutt’altro, allontanandoci da una scelta, secondo me, scontata. Un lavoro straordinario fatto insieme alla Maestra.” L’entusiasmo per questa nuova avventura della Compagnia della Marca è ben visibile negli occhi di Roberto Rossetti, che venerdì 8 novembre porterà “La Tempesta” al teatro di Porto San Giorgio. “Apriremo la stagione del teatro di Porto San Giorgio. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore Elisabetta Baldassarri, con cui ho un ottimo rapporto. Rimase colpita da “Salvatore Giuliano”, lo scorso anno, e ha scelto di riaprire la stagione di nuovo con un nostro spettacolo, puntando sulla qualità, perché solo con la qualità, il tempo e la pazienza si può riportare il pubblico a teatro.” I biglietti sono in vendita dal 4 novembre. Posto unico numerato euro 15, ridotto euro 12. “Ci saranno altre date – prosegue Rossetti – come ad esempio quella del 4 aprile al teatro di Pollenza, e altre che verranno comunicate man mano attraverso i social e il nostro sito. “La Tempesta” si fermerà poi per un periodo, perché sto lavorando ad un documentario per i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, con produzione Sydonia, che andrà in onda in Rai, per poi girare il mondo, in cui interpreterò un personaggio. All’interno del documentario mi sono anche occupato della scrittura riguardante la drammaturgia teatrale. Sarò poi al Teatro Nuovo di Milano con Kinky Boots, spettacolo con regia di Claudio Insegno, che andrà in scena in giro per l’Italia, e che sarà in cartellone per una settimana al Brancaccio di Roma. È il quarto spettacolo con cui vado in scena in questa magnifica cornice romana. Anche Giovanni Moschella, attore con cui ho l’onore di lavorare ne “La Tempesta” e in “Aprite i Vostri occhi, nei prossimi mesi sarà impegnato in altre situazioni.” Un nome quindi, quello di Roberto Rossetti, che dà lustro alla città di Sant’Elpidio a Mare, paese per cui l’attore e regista vorrebbe fare di più: “Ricevo tanto affetto dai miei concittadini, affetto che anche io provo per loro. Sono stato sempre partecipe della vita della mia città, sia nella Contesa del Secchio, che nella Città Medioevo, che quando giocavo a calcio nell’Elpidiense. Non nascondo che mi piacerebbe molto gestire il Teatro cittadino, ma fino ad oggi non ne ho mai avuto la possibilità. Sono andato in scena al Cicconi con diversi lavori e ringrazio chi mi ha permesso di farlo. Spero però che questo mio sogno si possa avverare prima o poi, insieme al desiderio di riprendere “Edda Ciano, tra cuore e cuore”, musical di Dino Scuderi, spettacolo che ha ricevuto tanti apprezzamenti in tutta Italia; con la speranza che tutti capiscano che non si fa politica con l’arte e con il teatro. Si raccontano storie, tutto qui.” Gli ultimi pensieri Roberto Rossetti li dedica a delle precisazione sull’ultima produzione della Compagnia della Marca. “Shakespeare può fare paura, ma ci tengo a precisare che “La Tempesta” è una commedia, un testo molto brillante e moderno, e nonostante sia stato scritto 400 anni fa è ancora molto attuale. Una comicità diversa da come la vediamo declinata oggi, ma assolutamente godibile da parte di tutti. Non abbiate paura di venire a vederci: ci si diverte molto! Vi aspetto a teatro, perché ne vale sempre la pena e ce n’è un gran bisogno!”Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo


Giuseppina Gazzella