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'Legalità ci piace': ad Ancona l'iniziativa per denunciare contraffazione e abusivismo

Una nuova cornice, la nuova sede Direzionale Confcommercio Marche Centrali in via Totti 12 alla Baraccola di Ancona, per la settima edizione della Giornata di Confcommercio Legalità ci piace che si è tenuta questa mattina per denunciare, dati alla mano, e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze dei fenomeni illegali, contraffazione-abusivismo, per l’economia reale e per le imprese del Terziario di mercato.

L’incontro è iniziato con un collegamento in diretta con la sede nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia nel corso del quale è stata presentata un'indagine svolta in collaborazione con Format Research per capire in primis come i fenomeni di illegalità possano impattare pesantemente sul sistema economico e sociale del nostro Paese. Nel suo discorso il Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli ha puntato l’attenzione sull’importanza di far crescere la cultura della legalità e ha spiegato come sia necessaria un’intensificazione ulteriore dei controlli sul territorio e il rafforzamento dell’attività repressiva da parte delle autorità competenti.

Il collegamento streaming si è concluso con l’intervento del Ministro degli Interni Luciana Morgese che ha apprezzato l’iniziativa sottolineando come la legalità sia un elemento imprescindibile di sicurezza urbana. La Morgese ha elogiato la giornata come occasione importante per una riflessione condivisa e per un confronto costruttivo tra istituzioni e mondo delle imprese. Terminato lo streaming nazionale l’iniziativa ha preso un taglio territoriale e il Direttore Confcommercio Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco ha introdotto i temi della manifestazione alla quale hanno partecipato i rappresentanti di tutte le Forze delle Ordine e gli imprenditori del territorio.

Polacco ha ricordato come “I fenomeni illegali – in particolare contraffazione, abusivismo, taccheggio  – alterano la concorrenza e comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata costando alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi oltre 30 miliardi di euro di fatturato all’anno.

Purtroppo oggi l’acquisto di un prodotto contraffatto è percepito come un acquisto normale dal 73% della base intervistata nell’indagine e tra gli acquirenti ci sono giovani in una fascia d’età tra i 18 e i 24 anni. Inoltre ci sono almeno un paio di altri dati che meritano una forte attenzione. Il primo è che sono aumentati gli acquisti illegali sul web ed il secondo è il fatto che nel Centro Italia la percentuale dei consumatori che acquista prodotti illegali è leggermente più alta rispetto al dato nazionale”.

Ecco dunque ancora più evidente l’importanza di una iniziativa come Legalità ci piace che è stata salutata con un plauso anche dal Prefetto di Ancona dott.Antonio D’Acunto che ha spiegato come “iniziative come questa sono molto apprezzate perché diffondono una cultura della legalità che è uno sforzo che dovrebbero fare tutti perché solo se tutti comprendono il valore della legalità è possibile avere un salto di qualità del tessuto sociale”.

Il Presidente Confcommercio Marche Centrali dott.Giacomo Bramucci ha ricordato come i fenomeni dell’illegalità creino “un danno economico per le imprese in termini di mancate vendite, riduzione del fatturato, perdita di immagine e di credibilità ed abbassamento degli standard qualitativi oltre ad una riduzione del mercato a causa del regime di concorrenza sleale generato dai prezzi ridotti dei prodotti contraffatti e/o piratati o dei servizi offerti dai circuiti abusivi di vendita o di esercizio delle professioni”. I dati, come da estratto dell’indagine che viene allegata, evidenziano i numeri di un fenomeno che resta allarmante e sul quale c’è un impegno concreto da parte di Confcommercio Imprese per l’Italia.

Legalità ci piace è il momento di massima visibilità di un lavoro di denuncia dell’impatto che la contraffazione e l’abusivismo commerciale hanno sulle imprese in termini di perdita di fatturato e di costi. Per questo Confcommercio è favorevole ad un inasprimento dell’impianto sanzionatorio, anche per l’utilizzo illecito del web come gli acquisti illegali già denunciati nell’intervento del Direttore Polacco, ma l’inasprimento dell’impianto sanzionatorio non può essere l’unico strumento di repressione della contraffazione. E’ fondamentale dunque intensificare ulteriormente i controlli sul territorio e rafforzare l’attività repressiva da parte delle autorità competenti al fine di garantire che le condotte illecite vengano effettivamente individuate e sanzionate.Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


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