Fano: Digestore, per la Lega è un grosso ânoâ: âMaggioranza spaccata, Aset pensi a servire la città â
Non a Fano. Ecco - per sommi capi - la richiesta della Lega in merito alla realizzazione dellâormai noto digestore. Un ânoâ a prescindere, se si parla della Città della Fortuna, mosso da ragioni logistiche e non solo. Bellocchi? Falcineto? Per il Carroccio il problema è soprattutto una questione di quanti saranno i camion in transito per il trasporto dei rifiuti. E di che odore lasceranno al loro passaggio. Ma è ancora più urgente â a detta dei consiglieri leghisti â fare chiarezza su come tutto questo sia iniziato. Con una preoccupazione su tutte: quella per le sorti di Aset.
Ecco la contromossa dellâesponenti della Lega Fano, che allâindomani della bocciatura della loro mozione in consiglio comunale per dire no alla realizzazione dellâimpianto, hanno chiamato a raccolta i giornalisti per ribadire la loro contrarietà e per lanciare un nuovo affondo contro la maggioranza. Che, secondo loro, sarebbe palesemente spaccata. Lo evincono proprio dal consiglio comunale di giovedì, durante il quale la mozione dellâopposizione è stata prevedibilmente rispedita al mittente, ma tra i banchi della maggioranza sarebbero emerse opinioni divergenti in merito alla collocazione dellâimpianto.
âAbbiamo provato a fare chiarezza â ha esordito il coordinatore della Lega Max Mei -, perché chi ha autorizzato tutto questo lo ha fatto sottobanco. à inoltre chiaro come intorno al sindaco Seri vi siano delle lotte interne piuttosto ampie, che però sono state rigettate contro di noi in modo scorretto. Per la Lega la parola magica è âcriticità â, perché un digestore in territorio fanese porterebbe più disagi che vantaggi. Insomma, per noi è un grosso ânoâ. A Fano mancano le condizioni territoriali e politiche per poterlo fare davveroâ.
Secondo Mei, la storia del digestore rischia di fagocitare Aset allâinterno di un meccanismo pericoloso. A fargli eco è stato il consigliere leghista Gianluca Ilari. âSi tratterebbe â ha detto - di un investimento ad alto rischio, perché legato a un mercato drogato come quello degli incentiviâ. Secondo Luca Serfilippi, âAset non devâessere inserita allâinterno di un investimento speculativo, finanziario e industriale come questo, ma deve rimanere unâazienda di servizi a disposizione della città â. A detta di Marianna Magrini, poi, lâunico modo per contrastare lâaumento delle tariffe â e magari abbassarle - sarebbe proprio quello di preservare Aset evitando di esporta a un simile rischio. Dito puntato, inoltre, contro lâincarico di prefattibilità . âà stato assegnato senza interpellare il consiglio comunaleâ, ha accusato la Magrini insieme ad Alessandro Brandoni.
Duro lâaffondo di Ilari, che ha proseguito il suo intervento attaccando direttamente il primo cittadino. âSeri ha gettato la maschera â ha detto il consigliere leghista -, dimostrando di aver palesemente mentito in campagna elettorale quando ha annunciato che il digestore non sarebbe mai stato realizzato a Bellocchi e Falcineto. Ieri in consiglio ha fatto un monologo di 37 minuti senza dire nulla. Così cade la sua leadership. à chiaro come venga tirato per la giacchetta dal PDâ. A onor del vero, Seri ha ripetuto di essere contrario allâubicazione dellâimpianto nelle suddette frazioni fanesi, e ha rimesso la decisione finale nelle mani del consiglio comunale. In conclusione, Serfilippi ha ribadito che la Lega vuole le dimissioni del presidente di Aset Paolo Reginelli, mentre Luigi Scopelliti ha rimarcato come la presenza di un digestore rappresenterebbe una forma di âstressâ per la popolazione.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fano
Simone Celli